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La deforestazione nel 2024 ha raggiunto livelli record superando il picco del 2016. La distruzione della foresta mondiale avvenuta l’anno precedente a quello corrente ammonta a 30 milioni di ettari, cioè un quantitativo pari alla superficie della penisola italiana. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di David Ruffini per il quotidiano Il Sole 24 Ore.
Nuovo record di deforestazione
MILANO – La foresta mondiale persa nel 2024 ha raggiunto il picco del 2016 e segnato un nuovo record nella storia dei dati raccolti. Un nuovo studio del World Resources Institute, nella loro Global Forest Review, in collaborazione con l’Università del Maryland, mostra i dati e i risultati della loro analisi, dipingendo un quadro non roseo dello stato di salute delle foreste globali.
Il ruolo della foreste è essenziale nella vita dell’uomo e dell’intero ecosistema terrestre. Se da un lato è la prima fonte di approvvigionamento per il legname e i suoi derivati, ricoprendo un ruolo importante nell’industria umana, specialmente per quella statunitense e quella russa, dall’altro offrono ossigeno, riparo e cibo agli esseri viventi, proteggono il suolo e aiutano a regolare il clima.
La distruzione della foresta mondiale avvenuta l’anno precedente a quello corrente ammonta a 30 milioni di ettari, cioè un quantitativo pari alla superficie della nostra penisola.
Oltre all’enorme mole di superficie forestale andata persa, un altro fattore importante è la causa scatenante: il disboscamento dovuto a incendio sembra essere diventato la causa principale di devastazione nelle zone tropicale, cioè le aree che ospitano il 45% delle foreste globali. La fascia tropicale è quella area terrestre delimitata in altezza dal Tropico del Cancro e da quello del Capricorno, mentre orizzontalmente abbraccia l’intero globo terrestre.
Le foreste coprono circa 4 miliardi di superficie terrestre (il 30% dell’intero globo) e le si trovano principalmente nelle fascia tropicale (45%) e, a seguire, in quella boreale (27%), temperata (16%) e subtropicale (11%).
Uno dei motivi per cui è importante concentrarsi sull’area tropicale è proprio perché è la casa della maggior parte della foresta presente sul pianeta, infatti è l’America Latina la zona che sembra essere stata più gravemente colpita dalla distruzione forestale.
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