Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
L’agenzia delle Nazioni Unite per la Cultura ha espresso un parere tecnico positivo: la decisione politica finale arriverà a dicembre a New Delhi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Mediaset Tgcom 24.
La candidatura della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità
MILANO – L’Unesco ha espresso il primo parere favorevole alla candidatura della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Il via libera tecnico rappresenta un passo fondamentale verso l’iscrizione ufficiale nella lista dei patrimoni immateriali.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha infatti pubblicato la valutazione degli esperti, che raccomanda l’inclusione della cucina italiana tra i beni da tutelare e valorizzare a livello globale.
Si tratta del primo e importante traguardo, in un percorso iniziato con il dossier “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale”, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura.
Un percorso che culminerà con la decisione politica del Comitato intergovernativo, che si riunirà a New Delhi dall’8 al 13 dicembre 2025.
La valutazione tecnica dell’Unesco rappresenta un passaggio chiave nell’iter che può condurre all’iscrizione della cucina italiana nella prestigiosa lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità.
L’organo consultivo di esperti internazionali ha espresso parere positivo sul dossier presentato dal nostro Paese, riconoscendo il valore identitario, sociale e culturale delle tradizioni gastronomiche italiane. Secondo la procedura dell’Unesco, il parere tecnico non ha valore vincolante, ma costituisce la base sulla quale il Comitato intergovernativo prende la decisione finale.
“La valutazione tecnica pubblicata ci dice che il dossier è ben fatto ed è coerente con gli obiettivi dell’Unesco”, ha dichiarato, come riportato da Tgcom24, Pier Luigi Petrillo, professore alla Luiss Guido Carli e curatore del dossier di candidatura. “Occorre però tenere conto che questo primo sì non deve creare illusioni – ha aggiunto – perché il Comitato intergovernativo che si riunirà in India a dicembre ha la possibilità di rivedere completamente la decisione”.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.





















