domenica 24 Marzo 2024
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Come riconoscere una (vera) tazza da tè

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Dalla Corte
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di Sara Gilli*
Credevo che la tazza in cui bevevo il mio tè non facesse la differenza. Mi sbagliavo. Quando ho provato ad assaggiare il tè in una tazza di fine porcellana inglese, mi sono resa conto che immediatamente il tè assumeva un’aura diversa: riuscivo ad assaporare meglio il gusto della bevanda e istantaneamente mi sentivo meglio, forse per quel tocco di benessere che ti dà il bello in generale.

A seconda della tipologia di bevanda servita, corrisponde una tipologia di tazza diversa: ci sono le tazzine da colazione (breakfast cup and saucer) che rispondono alle esigenze di bere un caffè più lungo rispetto al resto della giornata e quindi visibilmente più grandi. Le mugs, che sono decisamente più pesanti e spesse per ritenere meglio il calore, utilizzate solo informalmente.

Nella loro evoluzione, le tazze hanno cambiato tanti tipi di forma. Con piedistallo, con tutte le loro variabili in forma e decorazioni oppure flat (piatte), comunemente chiamate coffee can perché prendono spunto dalle tazze utilizzate per il caffè a forma di lattina (queste inizialmente pensate per il caffè, ora adattate anche al tè).

Attenzione anche al manico! Da quello tondo (loop handle) a quello a testa di serpente (snake’s head), ce ne sono decine di stili che corrispondono ad epoche diverse.

Materiale
L’autentica tazza da tè all’inglese deve essere di bone china oppure di fine porcellana. Entrambi i materiali vanno bene. La differenza principale tra bone china e fine porcellana è che il primo mescola ceramica e cenere di osso di mucca. Il motivo per il quale si fa questa aggiunta non è tanto per la resistenza, ma per dare un tono di colore unico, dall’aspetto morbido, caldo e tralucente.

Marchi
La cosa però più importante che vi aiuterà a capire se state bevendo da un’originale tazzina da tè sono i marchi dipinti o stampati sul retro. Sono un’insieme di simboli e numeri -una sorta di codice fiscale- che possono determinare l’età approssimativa del pezzo che si possiede, chi l’ha fatto e spesso anche l’artista che lo ha dipinto. Per darvi un’idea: marchi e piccole scritte a mano tendono ad essere utilizzati prima del 1800. L’uso della parola “reale” prima del nome della società è stata in genere utilizzato dopo il 1850. L’uso di numeri di registrazione, come “Road No.10064” è iniziato nel 1884.

Sono tante le variabili che permettono di identificare una vera tazzina da tè inglese, ma la cosa più importante è prendersi del tempo per godersela. Il mio consiglio è provare un autentico afternoon tea… innamoramento assicurato!

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