MILANO – È disponibile in streaming gratuito su Facebook il primo documentario italiano sul caffè che indaga l’arrivo e i possibili effetti dell’apertura in Italia di Starbucks e le nuove tendenze di consumo del caffè che fanno capo alla corrente della Third Wave of Coffee. Si tratta di una coproduzione Romedia Studio e Umami Area.

Per visualizzare il documentario è sufficiente cliccare al centro della finestra sopra il titolo di questo articolo.

«Questo documentario- sottolineano Federico Lucas Pezzetta e Federica Balestrieri di Romedia Studio – è un unicum nel panorama italiano (e non solo).

Per la prima volta in video abbiamo avuto la possibilità di intervistare alcuni importanti esperti trattando, senza peli sulla lingua, di tematiche e criticità che apriranno vari spunti di riflessione.

E che, siamo sicuri, contribuiranno a far nascere un dibattito serio e costruttivo nel nostro paese.

Nel settore degli specialty coffee oggi l’Italia non è in prima fila, ma con questo documentario raccontiamo anche un Paese che, sebbene legato a importanti tradizioni di lunga data, dimostra di essere aperto a nuove possibilità di consumo di una delle bevande più bevute al mondo: il caffè.

Starbucks e tendenze come la Third Wave Coffee sono realtà ormai consolidate in molte nazioni del mondo e crediamo sia fantastico poterne dibattere anche nel nostro Paese.

Alla fine il giudice finale di tutto rimane sempre il gusto soggettivo ma crediamo fortemente che la cosa più bella sia la conoscenza attraverso la quale scegliere poi in che modo degustare il nostro amato caffè.»

Coffees – Italians do it better(?) vede la partecipazione di Andrej Godina (Umami Area), Andrea Matarangolo (Umami Area e Mondicaffè), Edy Bieker (Sandalj Trading e Co.), Andi Benedikter (Cropster), Ilvana Beslagic (Probat), Birgit Kholer ed Enrico Metti (Brita Italia) e molte altre personalità che hanno contribuito a creare un mosaico completo.

C’è la fabbrica de La Marzocco a Scarperia (Firenze)

All’interno del documentario sarà possibile anche vedere degli esclusivi contributi filmati all’interno della storica fabbrica de La Marzocco a Scarperia (Fi).