venerdì 12 Aprile 2024
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Cioccolato, ma d’asina. Una novità nel tempio della golosità modicana

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MODICA (Ragusa) – A Modica una tappa d’obbligo è la Dolceria Bonajuto, da cui è partito il successo del cioccolato che prende il nome della città. Un fenomeno cresciuto negli anni, ma sconosciuto fino agli inizi degli anni Novanta anche alla stampa gastronomica nazionale. E che ora trova una sua evoluzione nel cioccolato d’asina.

Cioccolato d’asina: come si è giunti a questa particolare varietà?

È stato durante una mia visita nel borgo barocco nel 1992 che scoprii questo giacimento (di cui scrissi allora su queste colonne). Grazie alla sapienza di Franco Ruta (Dolceria Bonajuto) che mi condusse nel Museo Ibleo delle arti e tradizioni popolari di Modica.

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Un museo privato, poi incredibilmente chiuso. Nonostante fosse l’unico custode degli strumenti di lavorazione ancestrale di questo cioccolato. A cominciare dallo spianatoio a mezzaluna, costruito interamente in pietra lavica (mentre in giro per Modica si vedono riproposte foto di penosi spianatoi in cemento).

Una tradizione, quella verace del cioccolato modicano, nata durante la dominazione in Sicilia degli spagnoli che, a loro volta, avevano appreso l’arte dagli Atzechi per merito di Hernando Cortez.

Un fondente letterario

Leonardo Sciascia ha scritto ne La Contea di Modica: “altro richiamo per restare alla gola è quello del cioccolato di Modica e quello di Alicante (e non so se di altri paesi spagnoli). Un cioccolato fondente di due tipi alla vaniglia, alla cannella da mangiare in tocchi o da sciogliere in tazza, di inarrivabile sapore; sicché a chi lo gusta sembra di essere arrivato all’archetipo, all’assoluto, e che il cioccolato altrove prodotto, sia pure il più celebrato, ne sia l’adulterazione, la corruzione …”.

Attualmente a Modica, in ogni angolo, si vende cioccolato, ma non certo secondo la descrizione di Sciascia; bensì ricco di speziature e aromatizzazioni, forse così è il gusto del business, ma il mio piacere è ancora retrò, fermo alla tradizione così come sono, dopo anni le confezioni della Dolceria Bonajuto.

E con grande curiosità, in questa bottega d’antan, ho scoperto una novità sorprendente. Un cioccolato (ovviamente non si tratta del giacimento modicano) ottenuto con latte d’asina (di razza ragusana, salvata da allevatori siciliani); prodotto da Honky Donky, una delle aziende leader nel mondo per questa particolare produzione a Diano d’Alba, dove gli animali sono lasciati liberi in 80 ettari di pascolo.

ANTICA DOLCERIA BONAJUTO

C.so Umberto I°159, Modica (RG)

0932.941225

info@bonajuto.it

www.bonajuto.it

Davide Paolini

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