sabato 04 Maggio 2024
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CIALDE DEL CAFFÈ “GONFIATE”- Il caso Benetton resta a Treviso

Alessandro denunciato da alcuni investitori francesi per l'accusa di truffa. I legali dell'imprenditore di Ponzano: "Del tutto estraneo ai fatti"

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TREVISO – L’inchiesta che vede indagato Alessandro Benetton per l’ipotesi di reato di truffa rimarrà a Treviso. Chiarita la competenza territoriale, il fascicolo rimane dunque nelle mani del pm Massimo De Bortoli, titolare del fascicolo aperto sul caso dopo la denuncia depositata nel palazzo di giustizia di via Verdi da alcuni investitori francesi.

L’imprenditore di Ponzano, tramite i suoi legali, aveva già depositato nei mesi scorsi una memoria difensiva per dimostrare la propria totale estraneità nella vicenda: Alessandro Benetton viene infatti chiamato in causa soltanto in base alle sue funzioni societarie (è presidente del consiglio di sorveglianza della francese 21Centrale Partners e presidente dell’italiana 21Partners spa), e non avrebbe alcuna conoscenza diretta delle persone che hanno denunciato la presunta irregolarità.

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Al centro delle indagini ci sono versamenti per un centinaio di milioni di euro che sarebbero stati fatti in più trance tra il 2008 e il 2010 da alcuni investitori francesi. Denaro investito nella Ecc di Jean Paul Gaillard che avrebbe brevettato della capsule di caffè compatibili con la Nespresso, ma biodegradabili e a un costo inferiore rispetto a quelle normali.

Le azioni della Ecc, di cui una quota appartiene proprio alla 21Centrale Partners, vennero vendute in una prima trance a 6,5 franchi svizzeri l’una, in una seconda a 37 e in una terza a 437. Impennata che sarebbe stata causata dall’ingresso di 21Centrale Partners nella società e perchè la Ecc sarebbe stata capace di garantirsi un maxiordine d’acquisto da 4 miliardi di capsule. Una “commessa” che avrebbe dovuto far schizzare il valore della società al di sopra del miliardo di euro.

Una vera e propria manna per gli investitori che avrebbero così guadagnato un sacco di quattrini. Ma di quel maxiordinativo nel portafoglio della Ecc non ci sarebbe traccia. Motivo per cui i francesi hanno deciso di presentare denuncia sostenendo di essere stati truffati in virtù di una falsa rappresentazione della realtà che li avrebbe spinti a investire.

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