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BRESCIA – Oltre 700 termini per esprimere la percezione, 70 opere consultate per mettere le definizioni di altri autori, le molecole che generano gli stimoli e le vie di formazione, approfondimenti sulla classificazione degli odori, la classificazione dei descrittori per la creazione delle schede sensoriali e molto altro.
Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori, afferma: “Venti anni fa – anno più, anno meno – abbiamo cominciato a riunire i termini che utilizzavamo in analisi sensoriale per i test che si andavano via via facendo. Provenivano da giudici di diversa estrazione: scolarizzati del gusto (sommelier, assaggiatori di varie scuole, cultori della materia), tecnici (enologi, tecnologi, accademici ecc.) e persone normali che si avvicinavano al nostro mondo anche attraverso i test sui consumatori.
Nasceva così Sensorium, lo spazio in cui il dato sensoriale si fa parola, il luogo in cui la percezione prende forma attraverso il lessico, la memoria, la cultura e la relazione con l’altro.
Per molti anni abbiamo mantenuto lo strumento per uso interno, perfezionandolo e ampliandolo, anche con l’aiuto di uno stuolo di studenti che facevano con noi la tesi di laurea o di master.
L’idea di aprirlo a quanti si occupano di scienze sensoriali era presente fin dalla prima ora perché la percezione è rilevata nella quasi totalità dei casi attraverso la parola. E da questo punto di vista non solo le diverse scuole si trovano spesso in disaccordo e molte volte utilizzano espressioni gergali incomprensibili per il largo pubblico, ma a complicare le cose sono intervenute, in certi casi in modo pesante, errate traduzioni di termini inglesi.
Cammin facendo ci siamo resi conto che Sensorium non terminerà mai, perché anche il linguaggio sensoriale evolve. Non solo: abbiamo anche abbandonato la supponenza di riuscire a fare un dizionario senza errori. Ecco perché invitiamo quanti lo utilizzeranno a intervenire comunicandoci perfezionamenti.”
Così si esprime Luigi Odello, presentando Sensorium, che vuole essere di aiuto a tutti, ma in particolare agli scolarizzati del gusto, agli operatori del marketing e della comunicazione, ai responsabili qualità e ricerca e sviluppo che molte volte nelle aziende sono chiamati a creare schede di valutazione, guidare panel e redigere report. Una parte del dizionario è infatti accessibile a tutti, per la consultazione intera è richiesto un contributo annuale di sostegno.
E la ricerca dell’interazione con la comunità sensoriale comincia subito, con un agile test che si trova cliccando qui. A quanti lo compileranno entro il 15 ottobre 2025 sarà inviato in omaggio il libro e-book “Food: strumenti grafici per il trasferimento della conoscenza”.
La scheda sintetica del Centro Studi Assaggiatori
Il Centro Studi Assaggiatori, fondato nel 1990 per operare in chiave metodologica e di trasferimento della conoscenza nell’ambito delle scienze sensoriali, svolge, anche in partnership con Good Senses, la sua attività in cinque aree: edizioni, test di analisi sensoriale, formazione, gestione di organizzazioni non profit e ricerca.
Editore de L’Assaggio, Sensory News, Coffee Taster e di oltre venti libri, ogni anno svolge test su centinaia di prodotti e percorsi formativi per centinaia di allievi. Gestisce la segreteria dell’International Academy of Sensory Analysis. Ospita regolarmente studenti per tesi e stage e ricercatori italiani e stranieri.
Nel corso di oltre trent’anni di attività ha generato una banca dati di oltre 300.000 test sui consumatori e profilato in laboratorio 33.000 campioni di prodotti (o servizi) di oltre 170 tipologie.
Per maggiori informazioni basta cliccare qui.