venerdì 03 Maggio 2024
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CECAFÉ – Export brasiliano superiore ai 36 milioni di sacchi nel 2014

Gli imbarchi verso l'Italia superiori ai 2,75 milioni di sacchi

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MILANO – Vola l’export del Brasile. Nell’anno solare 2014, le esportazioni di caffè in tutte le forme verso tutte le destinazioni hanno raggiunto il volume record di 36.320.574 sacchi portando nelle casse brasiliane 6,577 miliardi di dollari, in crescita del 14,7% e del 26% rispettivamente a volume e a valore.

Ciò equivale a maggiori imbarchi per 4.659.476 sacchi e a maggiori introiti per 1,357 miliardi di dollari. Il prezzo medio per sacco da 60 Kg è stato di 181,07 dollari, superiore del 9,8% a quello del 2013, ma ancora molto al di sotto del valore del 2012 (224,31 dollari) e del 2011 (259,53 dollari). Si tenga conto che il dollaro si è rivalutato di quasi il 20% sulla valuta brasiliana dallo scorso giugno a oggi.

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A crescere sono le sole esportazioni di caffè verde (+17%), che si attestano al massimo storico di 32.863.393 sacchi ossia 4.780.645 sacchi in più rispetto all’annata precedente. Gli imbarchi di arabica segnano un totale di 29.416.575 sacchi (+9,9%). Straordinario l’incremento dei robusta, che salgono a 3.446.818 sacchi, con una variazione positiva del 163% sul 2013, a conferma dell’eccezionale raccolto di conilon 2014/15.

In regresso invece le esportazioni di caffè trasformato, che scendono a 3.457.181 sacchi (-3,4%), di cui 3.431.725 sacchi di solubile (-3,3%).

, l’export di caffè verde ha costituito il 90,5% del totale a volume e il 90,8% di quello a valore.

Sul volume suddetto di 32.863.393 sacchi di caffè verde esportati, ben 8.093.182 sacchi (pari al 22,3% a volume e al 28,6% a valore) sono costituiti da caffè differenziati, in massima parte arabica (7.950.414 sacchi).

L’Europa ha assorbito il 55% dell’export brasiliano, pari a un volume di 20.004.978 sacchi (+17%) e a un valore di 3,687 miliardi di sacchi. Ben 18.516.355 sacchi (pari al 51% del totale) sono stati esportati verso i paesi dell’Unione Europea (+18%).

Gli imbarchi in direzione dell’America del nord sono stati di 8.749.911 sacchi (24% del totale), in crescita del 27% sul 2013.

Si incrementano di poco (+1%) le esportazioni verso l’Asia, pari a 5.630.900 (16% del totale). In calo del 5% le esportazioni verso l’America del sud, che raggiungono quota 1.069.257 sacchi.

Guardando ai singoli paesi, gli Stati Uniti si confermano il principale mercato del caffè brasiliano. Nell’arco dei 12 mesi trascorsi, gli imbarchi alla volta degli Usa sono stati di 7.186.739 sacchi: oltre un milione in più (+16,38%) rispetto al 2013.

Cresce del 21,16% anche l’export verso la Germania, che sale a 6.731.959 sacchi.

Fortissimo (+45,43%) l’incremento delle esportazioni alla volta del Belgio, che passano dai 2.062.921 sacchi del 2013 ai 3.000.066 sacchi dell’anno appena trascorso.

Aumentano – anche se in modo meno significativo (+3,87%) – gli imbarchi alla volta dell’Italia, che raggiungono i 2.755.049 sacchi.

Poco al di sotto del nostro paese si attesta il Giappone, con 2.617.436 sacchi, in lieve calo (-1,93%) sull’anno precedente.

Rilevanti anche i volumi esportati verso Spagna (987.104 sacchi; +34,51%), Canada (851.019 sacchi; +35,83%), Federazione Russa (847.898 sacchi; +3,71%) e Slovenia (810.682 sacchi; +17,62%).

Quasi il 94% delle esportazioni è passato per i porti di Santos (79,1%) e Rio de Janeiro (14,6%).

 

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