venerdì 12 Aprile 2024
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Carenza di personale nell’horeca a Imperia, Fipe: “I locali in seria difficoltà”

Andrea di Baldassare, titolare del Big in piazza Bresca e presidente di Confcommercio Sanremo: "Molti miei colleghi stanno pensando di ritoccare gli orari di apertura proprio per adattarli alla mancanza di personale, non sarà facile coprire tutti i turni. Ma ancora più che i numeri in meno a spaventare è la preparazione di chi si propone, ci sono troppi improvvisati senza esperienza, la qualità del servizio così si abbassa. Stiamo attivando un progetto per aprire nuovi canali di ricerca e individuare gli addetti necessari, che però si concretizzerà solo la prossima estate"

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Bar, ristoranti e alberghi sono in lotta con la carenza di personale stagionale per affrontare l’estate; un’emergenza che in questi mesi non ha trovato soluzione nonostante l’impegno costante nella ricerca da parte dei titolari delle attività. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Giorgio Giordano per il quotidiano Il Secolo XIX.

La carenza di personale nel settore della ristorazione

IMPERIA – L’estate è alle porte e ancora una volta esplode il problema della carenza di personale per ristoranti bar e hotel (ma anche negozi e spiagge). Sostanzialmente una replica perfetta di quanto accaduto la scorsa estate con tutto il settore degli operatori turistici in grave crisi.

Lo conferma Enrico Calvi, titolare del ristorante Salvo Cacciatori a Imperia e presidente provinciale di Fipe, l’associazione dei pubblici esercenti: “È un problema gravissimo che non riguarda solo il Ponente, la nostra associazione sta affrontando il dibattito a livello nazionale. Mancano cuochi, camerieri, lavapiatti, i locali sono in seria difficoltà”.

Spiega Barbara Biale direttrice provinciale di Confartigianato: “Si parla di centinaia di addetti stagionali. Anche a fronte di buoni stipendi non si riescono a reperire sul mercato del lavoro”.

Gli ultimi dati relativi alla primavera emersi proprio da uno studio di Confartigianato parlavano della necessità di oltre 3.200 lavoratori per soddisfare il fabbisogno delle imprese della provincia. Di queste 2.600 nel settore dei servizi, che in totale si compone di circa 23.000 addetti, il 29% della forza lavoro provinciale. Le professioni più difficili da rintracciare sono proprio quelle che ruotano intorno alla ristorazione.

Un’emergenza che in questi mesi non è rientrata nonostante l’impegno costante nella ricerca da parte dei titolari delle attività. Il tempo medio per trovare un collaboratore adatto è di 3-4 mesi. Le paghe part-time si attestano tra gli 800 e i 1.000 euro, i full-time oscillano tra 1.100 e 1.800 euro. I più qualificati come cuochi e maitre arrivano a guadagnare 1.800-2.000 euro.

Andrea di Baldassare, titolare del Big in piazza Bresca e presidente di Confcommercio Sanremo, aggiunge un elemento sostanziale: “Molti miei colleghi stanno pensando di ritoccare gli orari di apertura proprio per adattarli alla mancanza di personale, non sarà facile coprire tutti i turni. Ma ancora più che i numeri in meno a spaventare è la preparazione di chi si propone, ci sono troppi improvvisati senza esperienza, la qualità del servizio così si abbassa. Stiamo attivando un progetto per aprire nuovi canali di ricerca e individuare gli addetti necessari, che però si concretizzerà solo la prossima estate”.

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