giovedì 11 Aprile 2024
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Caffetterie, pasticcerie e viaggi: così le banche riportano i clienti in filiale

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MILANO – Il futuro delle banche passa anche per il caffè. Secondo questa interessante analisi a firma di Morya Longo pubblicata sul Sole24Ore, molti istituti di credito cercano nuove forme di fidelizzazione per far fronte alla concorrenza dei servizi online.

Tra queste, anche l’apertura di caffetterie o pasticcerie all’interno delle filiali, nell’intento di rendere gli ambienti più conviviali. E riportare i clienti agli sportelli.

Da un lato ci sono le società Fintech, che invadono con una concorrenza insidiosa le attività tradizionali delle banche. Dall’ altro ci sono i tassi d’interesse, bassi ormai da anni, che riducono margini e utili.

Prese tra due fuochi

Prese tra due fuochi, le banche sono sempre più costrette ad esplorare nuove attività per “arrotondare”: c’ è chi apre bar o pasticcerie nelle filiali, chi si butta sul business del turismo, chi crea piattaforme per gestire il welfare aziendale delle Pmi e chi punta al business della riqualificazione energetica.

Chi apre le filiali di domenica per permettere ai giovani di scambiare figurine. E chi in filiale organizza eventi. La fantasia dei banchieri non ha confini.

Per arrotondare i bilanci, per aggredire nuovi mercati, per attirare i giovani nelle obsolete filiali, per creare sinergie con attività tradizionali, per sviluppare la filosofia della condivisione (sharing), per riqualificare il personale in esubero. Gli obiettivi sono tanti.

Ma la morale è una sola: le banche si stanno trasformando. Se una volta Mark Twain diceva che il «banchiere è colui che ti presta l’ ombrello quando c’ è il sole e te lo chiede indietro quando inizia a piovere», oggi il banchiere potrebbe diventare colui che l’ ombrello lo produce proprio. E lo vende. Magari in una filiale-salotto dove serve anche caffé e pasticcini.

Immobiliare e viaggi

Una delle banche italiane che dei «nuovi mestieri» ne ha fatto una vera e propria filosofia di vita è Intesa Sanpaolo.

Non solo il gruppo si è buttato sull’ attività immobiliare vera e propria dal 2015 (con assunzioni di agenti e circa 300 agenzie immobiliari aperte in Italia). Ma ora sta puntando anche su un settore che con la banca non ha nulla a che fare: quello turistico.

Il gruppo ha infatti creato una piattaforma, chiamata «Destination Italia», che insieme a Last Minute opera proprio nel settore dei viaggi.

Non solo per produrre ricavi nuovi, ma anche con l’ idea dietro le quinte magari di vendere – a chi compra un soggiorno a Venezia o a Firenze – anche una polizza assicurativa sul viaggio stesso.

Perché come la fantasia, anche le sinergie non hanno confini.

Sul settore immobiliare invece si sono gettate in tante, come la stessa UniCredit con il portale Subitocasa.

Ubi guarda al welfare aziendale

Ubi invece punta su un’attività diversa: il welfare aziendale. Tante aziende pagano infatti premi ai dipendenti o parti dello stipendio in Welfare: corsi d’ inglese o libri per i figli, esami clinici, voucher per acquisti o quant’ altro sia defiscalizzato. Dato che le Pmi non possono organizzare un’attività di questo tipo, Ubi ha creato un servizio ad hoc sfruttando la territorialità tipica della banca: l’ idea è di mettere insieme le piccole aziende e i fornitori di servizi di welfare nel territorio. Oltre, ovviamente, a generare ricavi nuovi per la banca.

Poi c’ è tutta la fantasia legata ai gadget: Crédit Agricole Italia regala una e-bike a chi sottoscrive un mutuo, solo per citare un esempio. O quella legata alle filiali.

Da Intesa Sanpaolo, la pasticcera di Massari e i Bar Puro Gusto

Nello sportello Intesa Sanpaolo di via Marconi a Milano si trova la pasticceria di Iginio Massari, in altri si trovano i Bar Puro Gusto in accordo con Autogrill. Crédit Agricole nella filiale in Galleria Armorari a Milano offre la possibilità di organizzare eventi (di matrice finanziaria ma non solo).

Sempre Intesa ha aperto una filiale di domenica per le «Figuriniadi» dedicate agli under 18. L’ idea dietro tutte queste iniziative è di attirare in filiale soprattutto le nuove generazioni, quelle abituate al web.

Di mostrare un volto nuovo degli sportelli bancari. Per creare nuovi clienti. Perché, in fondo, questo è l’obiettivo finale.

Morya Longo

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