sabato 12 Luglio 2025

Cacao: l’aumento dei consumi porta i produttori a disboscare nuove terre

In Costa d’Avorio, ad esempio, le foreste che un tempo ricoprivano gran parte del Paese rappresentano oggi meno del 10% del territorio nazionale

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L’industria del cacao è in rapida espansione, ma l’incremento sempre maggiore dei consumi ha un costo: di fronte all’estrema povertà, i produttori sono costretti a disboscare nuove terre fertili. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Lauriane Kraskowski, credit and Esg analyst di Crédit Mutuel Asset Management, per il quotidiano La Repubblica.

Cacao: la domanda cresce, le foreste si riducono

MILANO – Che si tratti di tavolette, ganache o dolcetti, il cioccolato si gusta, si assapora e si condivide. Ma sotto la dolcezza si nasconde un’amara realtà: un prodotto che ha un alto prezzo ecologico e sociale.

Con un consumo medio annuo di 3,1 chilogrammi di cioccolato per persona in Italia e una domanda globale in aumento del 2-5% ogni anno, l’industria del cacao è in rapida espansione. Questa crescita ha portato a un’intensificazione delle coltivazioni, in particolare in Costa d’Avorio e in Ghana, che insieme producono quasi il 60% del cacao mondiale.

Tuttavia, questa impennata dei consumi ha un costo: di fronte all’estrema povertà, i produttori sono costretti a disboscare nuove terre fertili.

In Costa d’Avorio, ad esempio, le foreste che un tempo ricoprivano gran parte del Paese rappresentano oggi meno del 10% del territorio nazionale.

Anche il clima porta a un prezzo elevato

Questa incessante ricerca della produttività ha un significativo costo ambientale. A livello mondiale, la deforestazione è responsabile di circa il 20% delle emissioni di gas serra, percentuale che sale a quasi il 25% in Africa occidentale. Inoltre, le piantagioni di cacao – tipicamente disposte in file monocolturali – mancano di diversità vegetale, rendendole particolarmente suscettibili alle malattie e agli stress legati al clima, che possono avere un forte impatto sulla resa dei semi.

Nel 2023 e nel 2024, i raccolti sono stati drammaticamente colpiti da una serie di eventi climatici estremi, tra cui piogge abbondanti, siccità improvvisa e la diffusione di malattie come il marciume bruno, che hanno portato a un forte calo della produzione di cacao in Costa d’Avorio.

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