mercoledì 10 Aprile 2024
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Burro nel caffè una bufala, ma esaminiamo che cos’è, perché lo si fa, da dove arriva

Gli americani non hanno inventato nulla di nuovo, a dire il vero. Questa pratica è antichissima e arriva da una millenaria tradizione tibetana. Se per millenni questo popolo saggio e noto per la salute di ferro ha conservato quest’abitudine con effetti positivi sul benessere fisico, perché non imitarli?

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MILANO – Molti dei lettori avranno già storto il naso leggendo nello stesso titolo la parola burro affiancata al caffè che la scienza ha già definito una bufala QUI. Ma per chi volesse comunque approfondire o avesse già avuto un attacco di panico o un innalzamento improvviso del colesterolo, cerchiamo di ragionare su questa ricetta che vede la tazzina ingrassare più di quanto non succeda con la classica bustina dello zucchero nei bar. Magari, chissà, qualcuno avrà il coraggio di sperimentare questa variante: fateci sapere com’è andata. Leggiamo qualche dettaglio dal sito pianetadonne.blog.

Burro nel caffè, da leccarsi i baffi

La nuova moda Usa che sta spopolando in Italia. Non fatevi sviare dall’originalità di questo particolare mix, anzi lasciatevene incuriosire, cambierete completamente modo di bere il caffè. Il burro, infatti, contiene una significativa dose di grassi buoni per il nostro organismo, in grado di tenere sotto controllo il valore ematico del colesterolo.

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Il suo contributo all’interno della nostra classica tazzina la rende ancor più energizzante di quanto lo sia normalmente, sostenendo l’attività cerebrale e attivando la memoria a breve e a lungo termine.

Infatti, contiene un acido grasso saturo a catena corta, il butirrato, che pare prevenga le malattie neurodegenerative e cardiovascolari.

Il sapore, poi, è meravigliosamente diverso, morbido e avvolgente, cremosissimo!

Conferisce, quindi, un certo senso di sazietà che continua nel tempo, evitando le abbuffate a pranzo o a cena. Infine, accelera i processi di dimagrimento perché velocizza il metabolismo grazie all’apporto dell’acido linoleico coniugato (CLA), che permette di ridurre il grasso, specialmente nelle persone in sovrappeso.

Ma gli americani non hanno inventato nulla di nuovo, a dire il vero. Questa pratica è antichissima e arriva da una millenaria tradizione tibetana. Se per millenni questo popolo saggio e noto per la salute di ferro ha conservato quest’abitudine con effetti positivi sul benessere fisico, perché non imitarli?

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