venerdì 30 Maggio 2025

Blockchain e caffè: dall’Istituto sistemi informativi arriva l’integrazione della Self-Sovereign Identity

Giuliano Gremlich e Tommaso Agnola , ricercatore e collaboratore scientifico ISIN, al portale My Science: "Attraverso le tecnologie Web3, vogliamo fornire informazioni affidabili e creare un ecosistema basato su fiducia, trasparenza e sicurezza tra tutti gli attori della filiera. L’obiettivo è favorire connessioni dirette tra produttori e acquirenti, migliorando l’efficienza e promuovendo un sistema più equo e sostenibile"

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È in via di sviluppo una piattaforma blockchain per aumentare l’equità, la sostenibilità e la fiducia della filiera del caffè. Grazie a strumenti innovativi come Self-Sovereign Identity e Smart Contract, sarà possibile garantire la tracciabilità del prodotto e assicurare una distribuzione più equa del valore tra produttori e consumatori.

Il progetto è portato avanti dal team di ricerca in Blockchain dell’ Istituto sistemi informativi e networking (ISIN) , in collaborazione con l’azienda Alcomex SA e con il sostegno di Innosuisse. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione MyScience.

Il futuro della tecnologia blockchain nel caffè

MILANO –  Che sia gustato al bancone di un bar o con lo sbuffo della moka in sottofondo, il caffè è molto più di una semplice bevanda: è un rituale quotidiano che unisce aromi, culture e tradizioni. Con oltre due miliardi di tazze consumate al giorno, rappresenta anche il risultato di una filiera lunga e complessa, ma ancora poco conosciuta.

L’industria del caffè è infatti tra le più articolate al mondo, con una catena del valore che si estende dalla coltivazione nei paesi tropicali – in America Latina, Africa e Asia – fino alla sua distribuzione e al consumo, concentrati principalmente in Europa e negli Stati Uniti. Uno squilibrio geografico tra poli di produzione e di consumo che genera intrecci commerciali articolati e solleva questioni sul piano etico, ambientale e socio-economico.

In questo contesto, il team di ricerca in Blockchain dell’ Istituto sistemi informativi e networking (ISIN) , in collaborazione con l’azienda Alcomex SA e con il sostegno di Innosuisse , sta sviluppando un sistema blockchain innovativo per il commercio internazionale del caffè.

Il progetto Self Sovereign decentralized architecture applied to International Coffee Trading affronta tre problematiche chiave: la mancanza di fiducia tra gli attori della filiera, dovuta a scarsa trasparenza e cooperazione, l’eccesso di burocrazia e l’assenza di dati chiari e condivisi.

Oggi, la filiera di produzione del caffè è fortemente condizionata dalla presenza di intermediari commerciali, broker che gestiscono le trattative tra esportatori e importatori. Questi, sfruttando un accesso privilegiato alle informazioni, aumentano spesso i propri margini a scapito dei produttori.

“Attraverso le tecnologie Web3, vogliamo fornire informazioni affidabili e creare un ecosistema basato su fiducia, trasparenza e sicurezza tra tutti gli attori della filiera” spiegano Giuliano Gremlich e Tommaso Agnola , ricercatore e collaboratore scientifico ISIN, al portale My Science. “L’obiettivo è favorire connessioni dirette tra produttori e acquirenti, migliorando l’efficienza e promuovendo un sistema più equo e sostenibile”.

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