sabato 13 Aprile 2024
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BIALETTI – Perdita netta nei 9 mesi per 2,5 mln, ma ebit in continuo miglioramento

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MILANO – Il Consiglio di Amministrazione di Bialetti Industrie S.p.A. si è riunito giovedì sotto la presidenza di Francesco Ranzoni ed ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2013.

“Il continuo miglioramento del risultato operativo (+27% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente) discende dall’effetto congiunto delle azioni tese ad una maggiore efficienza dei processi di gestione della supply chain e al contenimento dei costi di struttura – ha affermato il Presidente Francesco Ranzoni.

Sull’incremento dell’EBITDA ha contribuito positivamente anche l’andamento del segmento “I caffè d’Italia”, costituito dalle macchine espresso a sistema chiuso e dalle capsule in alluminio, che ha registrato un incremento dell’incidenza del fatturato di tale segmento sul fatturato complessivo pari al 18,38%.

Prosegue il piano di apertura di negozi monomarca Bialetti nelle principali città italiane ed è stata avviata una fase di espansione commerciale nei principali mercati esteri con particolare focus nei mercati cinese e in quello russo. Continuano inoltre gli investimenti per l’innovazione di prodotto nei segmenti a più alta marginalità.

I risultati dei primi nove mesi del 2013 sono sostanzialmente in linea con quanto previsto nel Piano Industriale 2013-2017.”

Dati economico finanziari consolidati dei primi nove mesi del 2013

Il fatturato consolidato, depurato dell’effetto cambio Euro/Lira turca, dei primi nove mesi del 2013, ammonta a 107,1 milioni di euro rispetto al medesimo dato dei primi nove mesi del 2012 (110,5 milioni di euro).Tale dato riflette elaborazioni pro forma al fine di neutralizzare gli effetti del deprezzamento della lira turca nei confronti dell’euro (che nel 2013 ha inciso negativamente sui ricavi per circa 0,9 milioni di euro).A cambi correnti i ricavi netti consolidati al 30 settembre 2013 sono stati pari a 106,2 milioni di Euro, in leggera contrazione del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2012 (110,4 milioni di Euro). I ricavi sono ripartiti tra il settore Mondo Casa per il 53,73% (54,48% nello stesso periodo dell’esercizio 2012) e il settore Mondo Caffè per il 46,27% (45,52% nello stesso periodo dell’esercizio 2012) e sono stati realizzati in Italia per il 66,86% (69,29% nello stesso periodo dell’esercizio 2012), nel resto dell’Europa per il 25,72% (24,03% nello stesso periodo dell’esercizio 2012), in Nord America per il 2,18% (2,63% nello stesso periodo dell’esercizio 2012) e per il 5,23% nel resto del Mondo (4,05 % nello stesso periodo dell’esercizio 2012).La riduzione del fatturato è imputabile principalmente al segmento Cookware, e in particolare alla flessione delle vendite in Italia di pentolame con rivestimento interno in ceramica. Anche le vendite di macchine per il caffè Espresso – sistema aperto hanno registrato una contrazione rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Tale effetto è stato più che compensato dal buon andamento del segmento “I Caffè d’Italia” (capsule in alluminio e macchine Espresso Sistema chiuso). In generale è risultato in crescita il fatturato realizzato sui mercati esteri mentre continua la flessione delle vendite nel mercato domestico. Il fatturato realizzato dai negozi monomarca a marchio Bialetti ha registrato un deciso incremento grazie anche alle aperture di nuovi negozi avvenute nel corso del 2013.

L’EBITDA (risultato operativo lordo) è pari a 7,8 milioni di Euro, in miglioramento del 27% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio 2012 (Euro 6,1 mln). Il positivo margine consuntivato, pur in presenza del calo dei fatturati, è ascrivibile, oltre al miglioramento del mix dei prodotti venduti, ad una generale contrazione dei costi di produzione e di gestione aziendale sia delle società italiane che di quelle estere.

L’EBIT (risultato operativo) risulta positivo per Euro 3,4 milioni rispetto al risultato di Euro 3,1 mln nel medesimo periodo dell’anno precedente, che aveva peraltro beneficiato di poste non ricorrenti positive per Euro 0,6 milioni.Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2013 risulta quindi incrementato del 34,2% rispetto al medesimo risultato del 2012 depurato della componente straordinaria.

Il risultato netto del gruppo nei primi nove mesi del 2013 è negativo per 2,5 milioni di euro, rispetto alla perdita di euro 1,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato è stato influenzato per 2,4 milioni di euro da differenze cambi legate a poste patrimoniali in valuta, relative principalmente a debiti della società controllata turca. Tale adeguamento contabile è risultato negativo in seguito al forte deprezzamento subito dal cambio spot della lira turca nei confronti dell’euro a fine settembre 2013.Si segnala peraltro che al 30 settembre 2012 il gruppo aveva beneficiato di differenze cambi positive per Euro 0,1 milioni.

L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 30 settembre 2013 è pari a Euro 94,2 milioni in aumento sia rispetto a Euro 85,2 milioni al 31 dicembre 2012. Tale andamento è correlato alla stagionalità del business il quale richiede un forte approvvigionamento nella prima parte dell’esercizio per far fronte alle maggiori vendite attese nell’ultimo trimestre dell’anno.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del terzo trimestre ed evoluzione prevedibile della gestione

Bialetti Industrie S.p.A. (la “Società” o “Bialetti”) e Bialetti Store S.r.l., in data 30 settembre 2013, hanno formalizzato al ceto bancario la richiesta di proroga al 31 dicembre 2013 dell’accordo di moratoria e standstill sottoscritto il 6 giugno 2013.Proseguono nel frattempo i colloqui con gli istituti finanziatori finalizzati ad addivenire all’aggiornamento di talune previsioni contenute nell’Accordo di Risanamento sottoscritto nel 2012 (l'”Accordo”). Nelle more delle negoziazioni, non è venuta meno la disponibilità da parte degli istituti finanziatori a mantenere l’attuale supporto finanziario.

Pur in un contesto economico e di mercato che rimane complessivamente difficile, il Gruppo Bialetti sta quindi operando al fine di perseguire i propri obiettivi di crescita economica e reddituale con un contestuale miglioramento della posizione finanziaria netta.Al 30 settembre 2013 l’indebitamento finanziario netto di Bialetti Industrie S.p.A. è pari a euro 62,3 milioni con un aumento di euro 3,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2012. La liquidità è pari a euro 0,6 milioni rispetto a euro 5,2 milioni al 31 dicembre 2012.

Al 30 settembre 2013 l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Bialetti è pari ad euro 94,2 milioni rispetto a euro 85,3 milioni al 31 dicembre 2012. La liquidità è pari a euro 2,5 milioni rispetto a euro 8 milioni al 31 dicembre 2012. La parte corrente dell’indebitamento finanziario aumenta di euro 9,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2012, per effetto del maggior utilizzo delle linee di credito a breve termine.Si rinvia ai comunicati diramati lo scorso 6 giugno e 30 settembre rispettivamente per le informazioni relative all’accordo (“Waiver”) sottoscritto da Bialetti Industrie S.p.A. e di Bialetti Store S.r.l. con il ceto bancario e alla richiesta di proroga al 31 dicembre 2013 del predetto waiver.

Complessivamente i debiti di natura commerciale registrano scaduti al 30 settembre 2013 per un totale di Gruppo di euro 11,4 milioni (euro 11,1 milioni al 31 agosto 2013). In relazione a tali posizioni, non sussistono controversie legali o iniziative giudiziali, né iniziative di sospensione dei rapporti di fornitura. Si segnalano solleciti di pagamento rientranti nell’ordinaria gestione amministrativa.

Non si registrano scaduti di natura finanziaria, tributaria e previdenziale ad eccezione di uno scaduto tributario pari a euro 6,6 milioni invariato rispetto al 31 agosto 2013.A tal proposito si segnala che in data 16 novembre 2012 è stato raggiunto tra Bialetti Industrie S.p.A. e l’Agenzia delle Entrate un accordo avente ad oggetto un importo pari a 7,94 milioni di euro relativo ad IVA scaduta che, nell’ambito della vigente normativa applicabile, sarà versato in venti rate trimestrali la cui ultima scadrà nel mese di ottobre dell’anno 2017.

Rapporti verso parti correlate di Bialetti Industrie S.p.A. e del Gruppo Bialetti Industrie ad essi facente capo
Il Gruppo è controllato direttamente da Bialetti Holding S.r.l. che detiene il 64,07% del capitale sociale di Bialetti Industrie S.p.A. Quest’ultima è a sua volta controllata da Francesco Ranzoni, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Bialetti Industrie S.p.A.. Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo.

Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.Di seguito sono forniti gli elenchi dei rapporti con le parti correlate:(*) debiti di Bialetti Industrie S.p.A. verso Bialetti Holding S.r.l. per canoni di locazione il cui pagamento è stato sospeso come meglio precisato nel paragrafo “rapporti con la controllante”.

Rapporti con la controllanteI rapporti in essere con la controllante sono i seguenti:

* Bialetti Industrie S.p.A. ha sottoscritto, in data 27 febbraio 2013, con Bialetti Holding S.r.l. un contratto di locazione ad uso commerciale di durata 6 anni (1 gennaio 2013 – 31 dicembre 2018) avente ad oggetto una porzione del fabbricato sito nel Comune di Coccaglio e il fabbricato sito nel Comune di Ornavasso. Tale contratto è stato sottoscritto in seguito alla scadenza dei precedenti contratti di locazione aventi scadenza 31 dicembre 2012. Si segnala in merito che, in data 28 maggio 2013, Bialetti Industrie S.p.A. aveva formulato a Bialetti Holding S.r.l. una richiesta di sospensione dei pagamenti relativi ai rapporti di locazione in essere, sino al 30 settembre 2013. Tale richiesta si era resa necessaria nell’ambito dei lavori di predisposizione del nuovo piano industriale 2013-2017 (il “Piano”) e delle connesse negoziazioni con il ceto bancario creditore al fine di rivedere gli accordi attualmente in essere, tenuto conto che gli istituti di credito avevano concesso, sino alla suddetta data del 30 settembre 2013, un waiver in relazione al rispetto di talune previsioni contenute negli accordi attualmente in essere (per i dettagli del waiver si rimanda al comunicato stampa diffuso in data 6 giugno 2013).In data 30 settembre 2013, nelle more delle negoziazioni in corso con il ceto bancario, Bialetti Industrie ha formulato a Bialetti Holding S.r.l. una richiesta di proroga della suddetta sospensione dei pagamenti dei canoni di locazione, sino al 31 dicembre 2013.

* Tra le Società italiane del Gruppo e Bialetti Holding S.r.l. è stata rinnovata l’opzione di Consolidato Fiscale per il triennio 2013-2015.

Rapporti con Francesco e Roberto Ranzoni
Si segnala che l’Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con il ceto bancario il 19 gennaio 2012 prevede che “il 50% (cinquanta per cento) dei compensi deliberati a favore dell’Amministratore Delegato e del Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bialetti Industrie (che comunque non potranno essere superiori in aggregato ad annui Euro 750.000,00) e/o a chiunque rivesta la qualifica di parte correlata sia destinato a supporto del Piano di Risanamento nel caso in cui non sia rispettato anche uno solo dei Parametri Finanziari”.

Con comunicazione del 14 maggio scorso, tenuto conto dei risultati ottenuti dal Gruppo Bialetti nel corso del 2012, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, Francesco Ranzoni, e il consigliere Roberto Ranzoni, hanno comunicato alla società l’impegno a destinare, a decorrere dal gennaio 2014, rispettivamente le somme di euro 368.000,00 ed euro 7.500,00 a supporto del Piano di Risanamento.

Rispetto dei covenant finanziari e di ogni altra clausola dell’indebitamento del Gruppo Bialetti comportante l’utilizzo delle risorse finanziarie, con indicazione del grado di rispetto delle clausole.Stato di avanzamento del piano di ristrutturazione del debito finanziario del Gruppo BialettiCome sopra evidenziato, il 19 gennaio 2012 Bialetti Industrie S.p.A., unitamente alla propria controllata Bialetti Store S.r.l., ha sottoscritto, con le principali banche finanziatrici, un accordo di risanamento dell’indebitamento finalizzato a supportare la Società e il Gruppo Bialetti nell’attuazione del piano industriale, economico e finanziario 2011-2015.

L’accordo prevede il rispetto di determinati covenants finanziari, legati ai livelli di rapporto tra (i) la Posizione finanziaria netta e il Patrimonio netto (pari, per l’esercizio 2012, a 6 comprensivo del margine di scostamento massimo) e (ii) la Posizione finanziaria netta e l’Ebitda (pari, per l’esercizio 2012, a 11,3 comprensivo del margine di scostamento massimo), con riferimento ai dati risultanti dai bilanci consolidati annuali e semestrali del Gruppo Bialetti.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 ha evidenziato il mancato rispetto di entrambi i covenant previsti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012.Si rinvia al paragrafo “Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del terzo trimestre ed evoluzione prevedibile della gestione” per l’aggiornamento in merito alle conseguenti negoziazioni avviate con il ceto bancario.

Stato di implementazione del Piano Industriale del Gruppo Bialetti con evidenziazione degli eventuali scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti.In data 28 maggio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Bialetti ha approvato il Piano Industriale 2013-2017 (il “Piano”), le cui linee guida sono state approvate e comunicate al mercato in pari data.

Il Piano prevede la focalizzazione su alcuni driver di crescita quali il mondo del caffè, il segmento retail e sul mercato estero, facendo leva sul rafforzamento del modello di azienda di marca e su un processo di riorganizzazione, semplificazione e razionalizzazione delle strutture e delle attività, puntando al recupero di profittabilità e al riequilibrio patrimoniale e finanziario del Gruppo.

I risultati dei primi nove mesi del 2013 consuntivano risultati sostanzialmente in linea con quanto previsto nel Piano Industriale 2013-2017.

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