giovedì 11 Aprile 2024
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Barista & farmer: ecco che cosa c’è dietro le quinte del reality

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E’ in corso Barista & farmer, il reality che mette a confronto le capacità di un gruppo di baristi interenazionali coinvolti in attività che abbracciano tutta la filiera del caffè; dal campo alla tazzina.

Cade a proposito l’intervista con Omar Rodriguez, manager della cooperativa Capucas dove ha appena preso il via la seconda parte del programma.

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Spiega Robìdriguez: “Questa è una cooperativa di produttori di caffè: abbiamo cominciato nel 1999 con 55 associati. E’ stato mio padre a dare il via al tutto: l’idea era di mettersi tutti assieme per vendere il caffè. Il primo obiettivo è stato quello di trovare un mercato, perchè per anni siamo stati rovinati dagli intermediari, che compravano il nostro caffè per poi venderlo sul mercato interno. Volevamo quindi trovare un mercato che ci permettesse di vendere il caffè ad un prezzo migliore e che desse reale valore a Las Capucas”.

Prosegue Rodriguez: “Abbiamo cominciato con 50 coltivatori, adesso siamo 850: cerchiamo di diversificare i nostri obiettivi: ovviamente il primo resta il caffè, che è il nostro prodotto principale e ne siamo orgogliosi perchè sappiamo di avere un caffè davvero buono. Dopo, ci siamo interessati, appunto, a diversificare l’introito dei produttori, cercando di cambiare le loro vite. Come? Anzitutto dando un valore effettivo al caffè e poi chiedendo loro di investire: nella fattoria, nella famiglia, nella propria formazione. Con i ricavi della cooperativa, generati da tutti, siamo in grado di pagare un dottore per la collettività, una borsa di studio per gli studenti migliori che altrimenti non potrebbero andare all’università: supportiamo le donne della comunità ed i bambini, perchè i bambini sono il futuro. Vogliamo che facciano attività fisica, che vadano a scuola, che studino il caffè e che comprendano l’importanza e la necessità della cooperativa per il sostenimento della comunità”.

Aggiunge Rodriguez: “Cerchiamo quindi di guardare avanti, di far in modo che tutti capiscano l’importanza di ciò che stiamo facendo così che tutti si vada nella stessa direzione. Mio padre ha dato vita al tutto con soli 4 chicchi di caffè: gli altri produttori crescevano tabacco e poco altro. Quando la sua fattoria cominciò a crescere e divenne la più grande della zona, i contadini della regione si presentarono per vendergli le proprie terre. Lui rifiutò le offerte, e suggerì ai contadini di non vendere la propria terra, ma di cominciare a produrre caffè. Questo è il motivo per cui adesso i produttori sono così tanti: perchè mio padre non fu ambizioso ma, al contrario, condivise tecnologia e conoscenza con gli altri. Questo è anche il motivo per il quale Capucas è così pacifica: perchè tutti hanno un pezzo di terra, tutti sono concentrati su un obiettivo comune che è quello di produrre caffè di qualità”.

Dice Rodriguez: “Barista & Farmer per noi è molto importante perchè è necessario che il mondo sappia che a Capucas, ed in Honduras, c’è dell’ottimo caffè. Barista & Farmer non è solo una gara: è anche un’accademia dove le persone, i baristi in questo caso, imparano a crescere il caffè e a lavorarlo. Inoltre il programma muove mezzi di comunicazione e marketing, focalizzati su Las Capucas e sull’Honduras come paese d’origine, così che le persone possano vedere quello che facciamo”.

Spiega Rodriguez: “Non è facile crescere caffè: dietro c’è un grosso sforzo e quando assaggiate un cappuccino, o buon caffè, dovete sapere che dietro ogni tazza c’è una storia. C’è un raccoglitore che si sveglia presto la mattina per selezione le drupe migliori, c’è un processo di trasformazione, ci sono una cura ed un’attenzione speciali e Barista & Farmer comunica questi valori, in modo molto efficace: divertente ma, al tempo stesso, competente e tecnico. Senza il caffè, la vita di queste persone sarebbe davvero dura: ho osservato un’altra comunità, che non cresce il caffè, ed è impossibile non notare la differenza nello stile di vita delle persone”.

Ma non tutto fila liscio “Abbiamo avuto momenti buoni ed altri no – dice Rodriguez -, ma sono fermamente convinto che l’Honduras abbia un’ottima qualità e grandi possibilità di sviluppo perchè ci sono ancora tante zone dove poter piantare. Ma quello che davvero vorrei sottolineare è il caffè per i contadini rappresenta tutto: senza caffè non abbiamo un futuro. Ogni mattina ci svegliamo con una tazza di caffè e ogni mattina speriamo che il prossimo raccolto sia migliore dell’ultimo. Mettiamo tutto il nostro sforzo per dire “abbiamo un’ottima qualità e la vogliamo condividere col mondo.”

Conclude Rodriguez: “Supportate Las Capucas perchè questo significa supportare tutto l’Honduras: possiamo fare grandi cose”.

Per quanto riguarda la gara, per rompere il ghiaccio nella nuova finca, i baristi sono stati accoppiati con dei raccoglitori locali che li hanno guidati nei filari della regione. L’accademia del pomeriggio ha visto i protagonisti del formati cimentarsi in una sessione di tostatura tenuta da Scott Conary, fondatore degli acclamati Open Eye Cafè ed istruttore e giudice WBC. Infine, oggi, ha preso il via il photocontest: i partecipanti dovranno raccontare la loro passione per il caffè tramite una foto. Quella che verrà giudicata migliore verrà pubblicata sulla prestigiosa rivista Barista Magazine.

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