giovedì 11 Aprile 2024
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Aramosa: l’ibrido a basso contenuto di caffeina servito da Caffè Cognetti

Ottenuto da un ibridazione di due specie di caffè: Arabica (più famosa e commercializzata al mondo) e Racemosa (rarissima e poco utilizzata a causa della sua bassa resistenza). Nasce così il primo ibrido naturalmente privo di caffeina

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MILANO – Proprio quando si pensa di aver conosciuto ogni cosa del mondo attorno alla tazzina, ecco che si scoprono nuove informazioni che ampliano ulteriormente questo universo botanico. In un articolo pubblicato sul sito di Caffè Cognetti – realtà di cui abbiamo parlato con lo stesso suo titolare, Davide Roveto, qui e che è sinonimo di passione e qualità della bevanda servita – ci siamo imbattuti in una novità per molti consumatori e anche lettori: l’Aramosa. Uno specialty che dal Brasile rappresenta un ottimo compromesso per chi non ama troppo l’amaro e la caffeina. Scopriamo quindi le sue numerose qualità, dall’articolo che riportiamo in parte e dalle stesse parole di Roveto.

Aramosa, naturalmente privo di caffeina

Ottenuto da un’ibridazione di due specie di caffè: Arabica (più famosa e commercializzata al mondo) e Racemosa (rarissima e poco utilizzata a causa della sua bassa resistenza). Nasce così il primo ibrido naturalmente privo di caffeina. La Racemosa infatti è una specie di Coffea che non produce caffeina, l’assenza di caffeina la rende molto suscettibile all’attacco di parassiti ed insetti, motivo per il quale la sua produzione è molto limitata.

Daterra Coffee, è l’unica azienda agricola a coltivare questa varietà nella regione di Cerrado Mineiro. Il caffè dopo essere raccolto e selezionato manualmente – Le ciliegie con alto contenuto zuccherino vengono dapprima spolpate per circa l’80% e poi lasciate fermentare per circa 12 ore in apposite taniche di fermentazione. Successivamente si procede all’essiccazione finale ed alla decorticatura.

Davide Roveto ce lo racconta nell’esperienza del suo locale

Roveto mentre seleziona uno dei caffè per la torrefazione artigianale

“L’Aramosa è un caffè che ho assaggiato per la prima volta in un locale specialty di Berlino, The Barn, microroastery piuttosto nota nel settore. Mi ha stupito in quanto un ibrido interspecifico, al contrario dell’Eugenoides e Liberica che sono due specie diverse dall’Arabica, ancora più puri: da tre anni l’ho voluto inserire nel mio catalogo, quando ancora non era una tendenza usare specie diverse dall’Arabica.

La sua particolarità è che, essendo un ibrido tra Arabica e Racemosa, riproduce le caratteristiche aromatiche tipiche della prima e una specifica della seconda, ovvero la bassissima percentuale di caffeina.

Sappiamo che è questo fattore a conferire per almeno il 10/20% l’amaro nell’after taste della tazza. Quando l’ho assaggiato, ho riscontrato quindi un elemento amaro poco marcato, con anzi una spiccata dolcezza che emerge come gusto primario e note di prugna e di uva bianca. E’ dotata inoltre di un ottimo corpo e una acidità contenuta, il che lo rende adatto anche per l’espresso. Non è una tazza estremamente acida, anzi, è piuttosto bilanciata.

Un low caf, basso contenuto di caffeina

Anche se non può esser categorizzato come decaffeinato perché non è stato coinvolto in alcun processo per eliminare la caffeina. La percentuale contenuta all’interno dell’Aramosa, secondo alcune indagini sommarie fornitemi dell’azienda che lo produce, è di circa il 2,5% (vendibile nei paesi Americani come decaffeinato naturale).

Sappiamo che la pianta di caffè in autonomia, durante il processo di respirazione cellulare, produce una quantità di caffeina nettamente inferiore rispetto al solito. Il sistema immunitario dell’arbusto stesso costituisce la difficoltà maggiore che incontrano i coltivatori che devono fare maggiore attenzione alla sua preservazione.

I produttori Daterra, hanno vinto una volta il campionato mondiale di brewing con il loro prodotto. Sono stati i primi che con una proposta dal Brasile hanno raggiunto questo traguardo.

Noi abbiamo deciso di acquistare questi lotti da loro, in particolare adottando Aramosa come nostro cavallo di battaglia: ogni anno partecipiamo alla selezione per potercelo assicurare. Siamo tra i pochi in Italia ad acquistare questo prodotto.”

Ancora sull’Aramosa

Durante la tostatura di uno dei caffè

Da Caffè Cognetti, che si occupa di torrefare personalmente l’Aramosa con una tostatura medio chiara, si trova in formato da 250grammi a 20 euro, e somministrato in espresso per due euro e cinquanta. Il riscontro dei clienti? Molto positivo: “Piace molto proprio perché ha un bel corpo ed è dolce. Il primo assaggio solitamente si fa per curiosità, e poi scoppia l’amore per il suo gusto.

Abbiamo dei clienti che lo bevono per il suo basso contenuto di caffeina. Addirittura, non avendolo a disposizione tutto l’anno, registriamo anche delle richieste da persone che attendono per poterlo ordinare ancora una volta.”

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