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martedì 10 Dicembre 2024
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Barman dell’AIBES: per la prima volta in 75 anni arriva anche per loro la gara sull’espresso, con Andrea Lattuada e Caffè Moak

Andrea Lattuada e Marcello Vitellone: “Chi ha gareggiato si è mostrato molto interessato e ha scoperto un nuovo mondo: questa è un’opportunità per loro perché rappresenta nuovi stimoli e per AIBES certamente è l’occasione di collaborare con chi tratta il caffè ad un certo livello.

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MILANO – Andrea Lattuada racconta come si è arrivati per la prima volta in 75 anni all’inserimento della competizione sull’espresso all’interno del circuito AIBES e lo fa sostenuto da Marcello Vitellone, commerciale Caffè Moak, azienda sponsor dell’evento a Loano.

Lattuada, la prima domanda nasce spontanea: come mai tutto questo tempo e perché proprio ora si apre questa novità in AIBES?

“La storia alle spalle di AIBES non ha bisogno di tante presentazioni, per la sua professionalità di alto livello fondata con l’IBA, ha fatto cultura in tutto il mondo con la formulazione di cocktail codificati sul piano nazionale. Cinque anni fa inizia il progetto di evoluzione dell’Associazione attraverso il caffè ed è stato allora che è arrivata la richiesta da parte del presidente nazionale e consigliere organizzatore della finale nazionale, per poter dare un’opportunità in più.

Ecco che arriva l’evento che fa ragionare professionalmente sull’espresso.

“Nasce il format di una gara che fosse sia semplice sia che potesse alzare l’asticella delle competenze: la coffee experience è il progetto zero nato a Loano.”

Marcello Vitellone si inserisce nel racconto: “Per compiere questo salto AIBES ha contattato le figure di maggior spicco nel mondo del caffè, oggi, e ha trovato l’appoggio di SCA Italy, con cui ha dato il via per una collaborazione con il supporto di Andrea Lattuada come coordinatore della gara e fornendo dei parametri simili a quelli dei campionati di SCA.

Hanno ripreso la prima parte di quello che è lo svolgimento del World of Coffee: la preparazione di 4 espressi giudicati con la stessa logica, ma con la stessa miscela fornita ai competitor.

Caffè Moak si avvicina a questo percorso perché siamo un’azienda attenta da sempre alla qualità, alla formazione e abbiamo partecipato con la nostra miscela top di gamma Ambrosia, solo composta da Arabiche (Brasile, Honduras, Ethiopia, Costa Rica, Colombia, Perù).

Questo perché è nostra volontà ritrovare anche nell’estrazione una buona sensazione al palato e non soltanto una crema visivamente spessa. In questa avventura il team è stato composto da altre aziende che hanno contribuito alla realizzazione di questa prima gara: il grinder Fiorenzato, BWT Water & More, pulyCaff, Metallurgica Motta, CBC Royal per le macchine espresso, partecipato per l’evento.”

Tempi di organizzazioni di questa prima edizione?

“Da quando si è aperto il discorso, sono passati circa sei mesi e abbiamo registrato 15 concorrenti nella gara a squadra, corrispondenti a 15 regioni da tutta Italia. Chi vinceva le tappe regionali mandava la squadra e sceglieva il candidato all’interno del team per la preparazione dell’espresso.

Tutti i concorrenti sono stati calibrati già da remoto con una video call formativa per spiegare le regole e poi hanno potuto seguire una calibrator in loco a Loano, il giorno prima della competizione.

È stato un primo ma importante passo per inserire l’elemento espresso all’interno di questo mondo più legato alla mixology e ai cocktail. Questo vuole essere uno step iniziale per introdurre nelle prossime edizioni anche un focus sul coffee in good spirits. La giuria è stata composta da Marco Poidomani, Andrea Lattuada, Marino Moroso e Sergio Barbarisi a livello sensoriale, a livello tecnico da Marcello Vitellone.

La vincintrice Barbara Zendardi (foto concessa)

Sono stati dati sette minuti di tempo e ha vinto la sezione Lombardia, seconda si è posizionata la Valle d’Aosta e nella terza, il Friuli Venezia Giulia.”

Lattuada, Vitellone, test superato quindi??

Entrambi gli interlocutori sono d’accordo: “A pieni voti. Chi ha gareggiato si è mostrato molto interessato e ha scoperto un nuovo mondo: questa è un’opportunità per loro perché rappresenta nuovi stimoli e per AIBES certamente è l’occasione di collaborare con chi tratta il caffè ad un certo livello.

Ogni anno prevediamo un’ulteriore crescita di questo spazio dedicato all’espresso nel percorso AIBES. Da qui in avanti è prevista tanta formazione in giro per l’Italia e ci sarà un seguito. SI svolgeranno di nuovo il prossimo anno le selezioni regione per regione, per poi sfociare nella finale con l’obiettivo di portare la competizione sempre più su un piano performante e tecnico.”

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