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Odilla Chocolat, Guido Gobino e Chiambretto, dove le praline sono la chiave di una cultura gastronomica che vive ancora di manualità, memoria e ricerca. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo sulle dieci cioccolaterie più buone di Torino scritto da Piera Genta per Il Corriere della Sera.
Pfatisch, sabaude con grazia
Le nuove praline della classica cioccolateria torinese – tra bianchi aromatici e fondenti speziati – mostrano un laboratorio che sa innovare senza perdere il passo elegante che l’ha reso iconico. Da assaggiare: Bianco caffè – cremoso, aromatico, con un profilo tostato elegante. Bianco lampone – acidità fruttata e freschezza contemporanea.
Bianco Rosa Canina – una nota floreale piemontese, rara e delicata. Ma anche fondente peperoncino – un classico rivisitato con una piccantezza fine e fondente cannella – speziato, caldo, perfetto per mesi autunnali e invernali.
La Perla di Torino, l’eleganza del tartufo
Un classico piemontese – il tartufo di cioccolato – moltiplicato in forme, aromi e identità, trasformandolo in un oggetto desiderabile e riconoscibile. Tradizione e creatività convivono: dal fondente pralinato alla nota esotica, dal pistacchio iconico alle edizioni speciali. Da assaggiare: bianco, nero, pistacchio, salted caramel cookie, triple chocolate, ambra, limoncello e meringa, tiramisù, pistacchio e lampone, arachide salata e tanti altri.
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