lunedì 15 Settembre 2025

Davide Comaschi, la cultura del cioccolato a HostMilano: “Non si conosce ancora il lavoro che c’è dietro una tavoletta da 50 grammi

Il maestro: "Il mondo del vino ci insegna: da 80 anni ha fatto cultura e ormai chiunque ha qualche nozione sulla bevanda. Esiste come il sommelier, il chocolate taster: al supermercato oggi si trovano corsie se non più, con vini da 500-600 euro. Sul cacao ancora non ci siamo arrivati, ma dobbiamo andare in quella direzione."

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MILANO – HostMilano è alle porte, contenitore di commistioni e innovazioni importanti per diversi settori: il cacao, in questo caso, è tra i protagonisti. Gli appuntamenti all’hub di sCIOCk, sono già in programma: qualche anticipazione e riflessione, è stata condivisa dal maestro Davide Comaschi, durante una conferenza stampa in cui ha presentato appunto che cosa aspetta i visitatori della Fiera a Rho.

Comaschi: sCIOCk, l’italianità nel nome, con uno sguardo più ampio

“Ci saranno talk, masterclass, tavole rotonde in cui discutere di business e tecnologia. Sarà un movimento culturale attorno al cioccolato, che metterà insieme persone del settore nell’obbiettivo di fare educazione.”

Quali sono i settori che si stanno avvicinando di più a quello del cacao e cioccolato?

“Onestamente? Tutti. Quando si parla oggi di cacao lo si può fare anche con un’azienda di design, mixology e persino di cosmetica, un ambito che è molto interessato all’abbinamento. C’è sempre una maggiore ricerca rispetto a prodotti che contengono cacao, che ne ricordino gli odori, il colore, il sapore. Quando avviene questo incontro, si riesce ad ottenere risultati molto belli anche da vedere. Il cioccolato che esce dalla sua zona di confort.”

Mentre che cosa ne pensa dei problemi che sta vivendo oggi il cacao, come gli aumenti pazzi dei prezzi?

Era ora. Il cacao è stato per tanto tempo un ingrediente sottovalutato, mai considerato per ciò che è realmente. Le persone ancora non sanno cosa serve per realizzare una tavoletta da 50 grammi. La gente pensa di conoscere il cioccolato, ma si limita a mangiarlo, nella realtà. Per questo dobbiamo cercare di dare ai consumatori le giuste informazioni per comprendere cosa significa effettivamente cosa sia un cioccolato di una certa qualità.”

Attraverso questo movimento, si riuscirà a far arrivare negli scaffali dei supermercati questo cioccolato fatto bene?

Davide Comaschi assaggia (foto concessa)

“Il mondo del vino ci insegna: da 80 anni ha fatto cultura e ormai chiunque ha qualche nozione sulla bevanda. Esiste come il sommelier, il chocolate taster: al supermercato oggi si trovano corsie se non più, con vini da 500-600 euro. Sul cacao ancora non ci siamo arrivati, ma dobbiamo andare in quella direzione. C’è molto di cui parlare alle persone: se si impara a degustare, a sciogliere il cioccolato, si inizierà a cambiare e a capire cosa sia o meno buono.”

Ad HostMilano quanto si è incentrati su questo cambiamento?

“Tutto sarà improntato su questo obiettivo. Siamo riusciti a organizzare per questo dei talk che saranno più un dialogo interattivo, con delle degustazioni sensoriali guidate. C’è il programma disponibile.”

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