Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
MILANO – Produzione mondiale a nuovi massimi storici – grazie soprattutto alla crescita dei raccolti in Vietnam, Indonesia ed Etiopia – export in lieve aumento e consumi mondiali sempre sostenuti: questo il quadro delineato dal report semestrale del Servizio agricolo estero (FAS) del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (Usda) “Coffee: World Markets and Trade”, per l’annata 2025/26.
Il report dedica il focus di apertura all’Uganda, paese che ha quasi raddoppiato la sua produzione (perlopiù di robusta) nel corso degli ultimi 10 anni.
L’export di caffè ha raggiunto, l’anno scorso, il valore di 1,1 miliardi di dollari, pari a quasi il 20% delle entrate valutarie della nazione africana.
L’Italia è di gran lunga il massimo mercato e conta per il 39% delle esportazioni. L’Europa assorbe circa i due terzi dell’export ugandese.
L’anno scorso, una nuova legge ha sciolto la storica Autorità ugandese per lo sviluppo del caffè (Ucda) trasferendo le sue attribuzioni al ministero dell’agricoltura, allo scopo di ridurre i costi ed efficientare l’operatività.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.