martedì 20 Maggio 2025

Julius Meinl Barista Cup: i vincitori in Honduras tra piantagioni e sostenibilità

Luca Riccardi, vincitore italiano della categoria Cappuccino: "Tornare a casa con la consapevolezza di cosa c’è dietro ogni tazzina è un’esperienza che cambia il nostro modo di essere baristi. Guardare negli occhi chi coltiva il caffè che servo ogni giorno ha dato un nuovo significato al mio lavoro"

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VICENZA – Nel mondo Julius Meinl, dove ogni tazzina racconta una storia, il caffè è molto più di una bevanda: è cultura, tradizione e connessione. Da oltre 160 anni, il brand austriaco con cuore produttivo in Italia promuove un’idea di caffè che unisce qualità, responsabilità e passione.

In quest’ottica si inserisce l’esperienza vissuta dai baristi vincitori della Barista Cup, protagonisti di un viaggio unico in Honduras – una delle principali origini del caffè Julius Meinl – per scoprire da vicino la filiera del caffè biologico e certificato Fairtrade della linea The Originals Bio Fairtrade.

Il viaggio dei vincitori della Julius Meinl Barista Cup

Il viaggio, organizzato da Fairtrade Austria insieme alla Latin American and Caribbean Network of Fairtrade (CLAC), ha permesso ai baristi di esplorare le principali aree di coltivazione dell’Honduras da cui proviene la linea a doppia certificazione The Originals Bio Fairtrade di Julius Meinl. Il gruppo era composto da Christina Meinl, rappresentante della quinta generazione della famiglia, e dai vincitori della Meinl Barista Cup: Raffy Vajio (UAE, vincitore assoluto), Vladimir Chzou (Moldavia, Espresso), Luca Riccardi (Italia, Cappuccino) e Mario Benetseder (Austria, Signature Drink).

Giunti nel pieno della stagione del raccolto, i baristi hanno potuto immergersi nella realtà quotidiana dei produttori: camminare tra le piante cariche di drupe rosse, raccogliere i chicchi a mano, osservare da vicino le fasi della lavorazione. Non si è trattato solo di un viaggio, ma di un incontro umano e culturale, che ha dato volto e storia a ogni tazza di caffè servita. Un’esperienza che ha messo in luce anche le sfide sociali e ambientali del settore, in un contesto di prezzi globali record.

“Tornare a casa con la consapevolezza di cosa c’è dietro ogni tazzina è un’esperienza che cambia il nostro modo di essere baristi. Guardare negli occhi chi coltiva il caffè che servo ogni giorno ha dato un nuovo significato al mio lavoro.” – Luca Riccardi, vincitore italiano della categoria Cappuccino.

“Questo viaggio collega le due estremità della filiera del caffè: i produttori e i baristi. Favorisce la condivisione diretta delle conoscenze, approfondisce la comprensione delle sfide degli agricoltori e sottolinea l’importanza del commercio equo per un futuro sostenibile.” – ha dichiarato Hartwig Kirner, CEO di FAIRTRADE Austria

Il commercio equo e solidale garantisce ai coltivatori un prezzo minimo stabile e un premio aggiuntivo (Fairtrade Premium), che viene reinvestito dalle cooperative in progetti per migliorare la vita delle comunità locali, le infrastrutture e i progetti di sostenibilità.

Durante la visita alle cooperative COPRACNIL e COCAMOL, i baristi hanno potuto toccare con mano le buone pratiche adottate per garantire qualità, sostenibilità e benessere diffuso. Tra le priorità: varietà resistenti alla ruggine, tecniche di agroforestazione e fonti di reddito alternative – strumenti fondamentali per costruire la resilienza del settore.
Un momento simbolico è stata la visita all’Istituto Copan Galel di Copán, dove i giovani si formano in agroforestazione grazie al Fairtrade Premium.

Tra gli studenti, anche la figlia del presidente di COPRACNIL, determinata a raccogliere il testimone familiare. Segno che il futuro del caffè è già in cammino.

Un progetto che guarda al futuro

Lanciata nel 2023, la linea The Originals Bio Fairtrade è diventata un riferimento per il canale B2B, intercettando la crescente attenzione per un caffè etico e certificato.

“Se non ci fossero il commercio equo e solidale e la certificazione biologica, non produrrei ancora caffè. Siamo sempre alla ricerca di mercati e opportunità migliori per le nostre famiglie perché essere produttori di caffè è molto difficile. Ma alla fine, quando troviamo acquirenti come Julius Meinl, siamo motivati a continuare a produrre e vendere il nostro caffè” – Jimmin Soriano, ex presidente di COCAMOL, ha così parlato dell’impatto del commercio equo e solidale.

Nel mese di maggio, che ospita la Giornata Mondiale del Commercio Equo (World Fairtrade Day), questo viaggio assume un valore ancora più forte: è la dimostrazione concreta che la collaborazione tra torrefattori, baristi e produttori può generare un cambiamento reale per costruire un’industria del caffè più equa e resiliente.

La scheda sintetica di Julius Meinl

Julius Meinl è un’azienda familiare austriaca di grande successo internazionale e da 160 anni è l’ambasciatrice nel mondo della cultura delle caffetterie viennesi. Il successo globale di Julius Meinl si basa su valori tradizionali: cinque generazioni di esperienza nel caffè, prodotti di qualità premium e un eccellente servizio ai clienti.

Julius Meinl è ambasciatrice globale per la cultura del caffè viennese e oggi ispira le persone in tutto il mondo, proprio come facevano in passato i caffè letterari.

• Fondata nel 1862 a Vienna

• Più di 1000 dipendenti in tutto il mondo

• Presente in più di 70 paesi in tutto il mondo: market leader in Austria e nei Paesi dell’Europa Centrale e settimo player nel mercato Ho.Re.Ca. Italiano

• Più di 50.000 clienti in tutto il mondo

• Centri di produzione a Vicenza (Italia) e a Vienna (Austria)

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