venerdì 29 Marzo 2024
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Zanetti debutta in Borsa tra acquisizioni e i vincoli per Boncafé

L’offerta delle azioni di Massimo Zanetti Beverage finisce il 28 maggio. Secondo i dati comunicati, il gruppo ha realizzato 781 milioni di euro di ricavi nel 2014

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Dalla Corte
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Segafredo al debutto in Borsa, tra ulteriori acquisizioni e vincoli dell’operazione Boncafé. Chiuderà il 28 maggio, l’offerta delle azioni di Massimo Zanetti Beverage, il gruppo trevigiano del caffé, il cui marchio più noto è Segafredo, che ha messo a segno negli ultimi anni una forte crescita all’estero. E che si prepara ora alla quotazione sul segmento Star della Borsa.

Secondo i dati comunicati con il prospetto d’offerta, il gruppo ha realizzato 781 milioni di euro di ricavi nel 2014 e 12,8 di utile d’esercizio, con 2.957 dipendenti, 54 società controllate e 393 caffetterie in giro per il mondo, con i marchi Segafredo, Chock Full O’ Nuts, Puccino’s e BoncaféVino.

E si caratterizza per una posizione forte sui mercati di Stati Uniti (quinto player e posizioni di rilievo a New York e Chicago), Francia (terzo player), Italia, dov’è il quarto attore e ha una quota nei bar del 5%, Finlandia, Germania e Austria.

L’offerta prevede di collocare sul mercato 11 milioni di azioni sui 28 totali in mano a Mz Industries della famiglia Zanetti, per lotti minimi di 400 azioni o maggiorati da 4.000.

Lo schema prevede che la famiglia scenda dal 100% al 67,9%, o al 64,4%, se i coordinatori dell’offerta faranno valere l’opzione greenshoe di un ulteriore acquisto di 1,2 milioni di azioni.

L’offerta è in due parti: una vendita di 4,3 milioni di azioni sui 28 della famiglia Zanetti e un aumento di capitale per la società di 6,3 milioni di azioni.

Il range di valore del prezzo è tra 11,6 e i 15,75 euro ad azione, con una capitalizzazione del gruppo tra 397,9 e 540,2 milioni di euro.

In questo intervallo, i fondi estratti dalla vendita azioni della famiglia valgono tra i 52,9 e i 71,8 milioni (a cui si aggiungerebbero tra i 13,5 e i 18,3 milioni con l’opzione greenshoe), mentre l’aumento di capitale darebbe alla società tra i 70,9 e i 96 milioni.

La società dice nel prospetto che «la crescita del gruppo nei prossimi anni continuerà ad essere legata in misura importante alla crescita per linee esterne»; ma va detto che la quotazione appare destinata all’operazione di acquisizione già realizzata ad agosto 2014 di Boncafé (FOTO), il gruppo di Singapore con otto società atra Sud Est Asiatico, India ed Emirati Arabi, che in cinque mesi ha contribuito su ricavi e utile operativo per 15,2 e 1,1 milioni di euro.

L’acquisizione è costata 76,8 milioni di euro e, come specifica il prospetto «i proventi derivanti dall’aumento di capitale dovranno essere utilizzati in via prioritaria e come previsto dal contratto di finanziamento Boncafé per rimborsare anticipatamente» i finanziamenti bancari.

Finanziamenti con clausole da rispettare (come il rapporto indebitamento/Ebitda) che possono limitare la distribuzione di dividendi, se la restituzione non fosse totale.

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