martedì 23 Aprile 2024
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VIETNAM – Previsioni dei trader smentiscono Vicofa e prospettano una significativa ripresa produttiva nel 2013/14. Ancora consistenti le scorte nelle mani dei produttori

I trader e Vicofa si mostrano discordi nel tracciare le linee del futuro prossimo del settore del caffè

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MILANO – Nonostante il passare dei mesi, le previsioni dell’associazione del caffè e del cacao del Vietnam (Vicofa) sul prossimo raccolto del primo produttore mondiale di caffè robusta rimangono lontane da quelle dell’industria e del commercio.

Vicofa: i dati riportati e le previsioni

Questa divergenza non riguarda soltanto i numeri, ma anche le tendenze di fondo.
Vicofa prevede infatti un forte calo produttivo (sino al 30% in meno) rispetto al 2012/13. Ciò è imputabile alla siccità intervenuta nei primi mesi di quest’anno; mentre varie fonti private ipotizzano, al contrario, incrementi anche consistenti sull’annata precedente.

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Il recente sondaggio Bloomberg

Riguardante l’entità del prossimo raccolto vietnamita compiuto presso 13 trader e shipper specializzati. La media delle risposte indica un dato di 1,6 milioni di tonn (26,67 milioni di sacchi); quindi in netta ripresa rispetto al volume di 1,45 milioni di tonn registrato nel 2012/13. Soprattutto, non lontano dal raccolto record di 1,65 milioni del 2011/12.

La previsione risulta inoltre superiore del 6,7% a quella formulata in un analogo sondaggio pubblicato in maggio.

Va ricordato che le statistiche ufficiali Ico stimano i raccolti 2011/12 e 2012/13 rispettivamente in 24,058 e 22 milioni di sacchi.

Cosa rende così ottimisti gli addetti ai lavori?

Principalmente il buon andamento climatico degli ultimi 2 mesi. Secondo fonti locali infatti, le piantagioni stanno beneficiando di condizioni ideali, con piogge regolari. Anche per la seconda metà di luglio si prevedono precipitazioni abbondanti, superiori alla media storica degli ultimi 30 anni.

Lo stato degli arbusti è buono e la produttività appare in ripresa. (come dimostrato anche dal maggior numero di frutti per ramo e dal migliore sviluppo degli stessi). Dopo il parziale calo dell’annata trascorsa.

La prospettiva di una consistente ripresa produttiva potrebbe raffreddare il recente rally del Liffe, che ha fatto risalire i prezzi dai minimi di giugno.

Sulla “ripresina” del mercato londinese hanno inciso, tra le altre cose, l’inizio del mese del Ramadan. (destinato a rallentare l’export dall’Indonesia). Assieme alle minori vendite dei produttori vietnamiti.

Altri dati del sondaggio Bloomberg

Ci sarebbero 220mila tonn di raccolto vietnamita ancora invendute. Contro le 180mila stimate lo scorso anno in questo stesso periodo.

Buona parte di queste scorte sarebbe tuttora nelle mani di una miriade di piccoli produttori. Ancora poco propensi a vendere ai prezzi attuali.
Allo stesso modo, molti esportatori sono alle prese con problemi di liquidità che li fanno desistere dal compiere acquisti rilevanti.

In prospettiva rimane da valutare intanto l’impatto dello schema promosso da Vicofa

Mira a sottrarre temporaneamente dal mercato tra le 200mila e le 300mila tonn di caffè in attesa di una ripresa dei prezzi.

Il governo centrale ha espresso un consenso di massima all’operazione. Ha perciò annunciato questa settimana una proroga della durata delle agevolazioni sui prestiti agli esportatori da 12 a 36 mesi.

Secondo l’ufficio generale di statistica di Hanoi (Gso), l’export di giugno del Vietnam ha subito un calo del 29% a volume del 31% a valore rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

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