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Unilever nel mirino di Kraft, verso un colosso globale da 240 miliardi?

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NEW YORK – Unilever respinge l’offerta d’acquisto da 143 miliardi di dollari di Kraft Heinz, aprendo la strada a una guerra fra due delle maggiori società di generi di consumo al mondo.

Dall’unione nascerebbe un colosso da oltre 240 miliardi di dollari, con in portafoglio alcuni dei marchi più rinomati al mondo, dal ketchup a Dove.

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L’offerta a sorpresa arriva in un momento delicato per Unilever e la Gran Bretagna, con i politici e le grandi aziende che cercano di navigare l’incertezza innescata dalla Brexit.

”Abbiamo presentato una proposta a Unilever per unire i due gruppi e creare una società leader nei beni di consumo.

Anche se Unilever ha bocciato la proposta, continueremo a lavorare per raggiungere un accordo” afferma Kraft Heinz, aprendo a continuare le trattative.

Ben diversi i toni di Unilever. ”Abbiamo bocciato la proposta perché’ senza merito strategico e finanziario per gli azionisti Unilever. Non vediamo le basi per ulteriori discussioni” mette in evidenza il colosso anglo-olandese, ritenendo come l’offerta sottovaluti la società.

Kraft Heinz ha messo sul piatto 50 dollari per azione, di cui 30,23 dollari in contanti e 0,222 azioni della nuova società, offrendo di fatto un premio del 18% rispetto alla chiusura di giovedì.

In base alla normativa inglese, Kraft Heinz ha ora fino 17 marzo prossimo per presentare un’offerta o abbandonare.

Le due posizioni apparentemente contrastanti sembrano spianare la strada a una guerra fra i due gruppi.

Le rivali Nestlé e Procter & Gamble restano per ora a guardare, ma non senza preoccupazioni.

Il colosso che nascerebbe dell’unione sarebbe il secondo al mondo, dopo Nestlé, per l’alimentare e le bevande. Un gigante in grado di spaventare anche Procter & Gamble, leader indiscusso dei beni di consumo.

E l’importanza dell’accordo e’ chiara anche dall’ammontare dell’offerta presentata da Kraf, una cifra che fa ‘impallidire’ anche quella da 123 miliardi di dollari presentata da Ab Inbev per Sab Miller.

E che, se l’operazione andrà in porto, salirà alle cronache come la seconda a livello globale dopo i 172 miliardi di dollari nel 1999 di Vodafone per Mannesmann.

Kraft Heinz precisa che se le nozze dovessero avvenire, la nuova società avrà tre quartier generali, in Gran Bretagna, in Olanda e negli Stati Uniti.

”Non e’ un tax inversion” precisa Kraft, riferendosi alla pratica di diverse società di acquistare aziende non americane con sede in paesi con aliquote fiscali più basse per pagare meno tasse.

Un accordo, secondo gli analisti, potrebbe incontrare difficoltà a livello antitrust, e attirare l’attenzione dei governi inglese e olandese.

A favore di Kraft Heinz potrebbero essere le carte Warren Buffett e 3G, il fondo brasiliano fondato da Jorge Paulo Lemann.

I due miliardari, artefici delle nozze fra Kraft e Heinz, potrebbero infatti aiutare la società americana ad aumentare l’offerta, dandole allo stesso tempo, con la loro notorietà, una credibilità maggiore.

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