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MILANO – Un’ampia ricerca pubblicata sul British Journal of Cancer mette in guardia gli amanti delle bevande bollenti: bere tè o caffè “molto caldi” può aumentare sensibilmente il rischio di sviluppare il carcinoma squamoso dell’esofago (ESCC).
Studio UK Biobank: più caldo, più rischio
Lo studio, condotto dal National Cancer Institute statunitense e dall’Institute of Cancer Research di Londra, ha seguito per oltre dieci anni 454.796 adulti del database UK Biobank. I risultati mostrano che chi consuma più di otto tazze di bevande “molto calde” al giorno ha un rischio oltre cinque volte superiore rispetto a chi preferisce le bevande tiepide.
Il fattore di rischio, precisano i ricercatori, è legato alla temperatura e non alla bevanda in sé: l’aumento del rischio è analogo per tè e caffè.
Non sono invece emerse associazioni significative con l’altro principale tipo di tumore esofageo, l’adenocarcinoma. Anche chi beve solo “caldo” registra comunque un incremento graduale del rischio con ogni tazza in più.
Calore e salute: cosa dice la ricerca sull’ESCC
Durante il periodo di osservazione di 11,6 anni, sono stati identificati 242 casi di ESCC, un tumore raro ma più frequente tra chi consuma bevande a temperature elevate. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) classifica già le bevande molto calde, come il maté sudamericano, tra le sostanze “probabilmente cancerogene per l’uomo” (Gruppo 2A).
Gli autori di questo studio ricordano tuttavia che tè e caffè presentano anche numerosi benefici per la salute e invitano a considerare le abitudini alimentari nel loro complesso. La raccomandazione finale è semplice: “chi ama bere molto caldo farebbe bene ad abbassare un po’ la temperatura della tazza.”





















