martedì 16 Aprile 2024
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Uganda: export ai massimi storici, l’Italia rimane il maggiore mercato

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MILANO – Vola a livelli storici l’export di caffè dell’Uganda: secondo i dati dell’Autorità di sviluppo del caffè (Ucda), le esportazioni nei 12 mesi dell’anno fiscale (luglio-giugno) sono state in totale di 6.078.638 sacchi, con un incremento del 19% rispetto al pari periodo precedente. Si tratta del miglior risultato degli ultimi trent’anni. A giugno, l’export è stato di 618.388 sacchi, in crescita del 47% rispetto allo stesso mese del 2020. Anche in questo caso si tratta del dato massimo dal 1991 a oggi.

Buona parte dei volumi è costituita da caffè robusta: 565.449 sacchi, contro appena 52.939 di arabica. Sempre il mese scorso, i volumi di robusta sono risultati in crescita sull’anno del 63,9%, quelli di arabica in calo del 29,9%. Gli arabica hanno risentito della ciclicità negativa ricorrente quest’anno.

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Il boom produttivo e dell’export di robusta è merito delle politiche di rilancio della coltura promosse dal governo dal 2014, con oltre 300 milioni di piantine distribuite ai coltivatori.

A spingere ulteriormente le esportazioni, la ripresa dei prezzi, che ha incentivato anche l’immissione nel mercato delle scorte degli anni precedenti.

L’Italia si conferma il principale mercato del caffè ugandese, anche se con una quota parte leggermente inferiore (35,6%, contro il 37% nel 2019/20). A seguire: la Germania (13,1%), l’India (9,5%), il Sudan (7,8%) e l’Algeria (6,3%).

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