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Trimestrale Starbucks: volano utili e ricavi aspettando Milano

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Dalla Corte
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MILANO — Starbucks ha chiuso il suo terzo trimestre dell’esercizio fiscale 2018 con utili e ricavi sopra le stime su scala globale. Un risultato rilevante considerando un primo semestre dell’anno solare 2018 piuttosto tortuoso.

Con l’uscita di scena programmata di Howard Schultz, ma anche quella, a sorpresa, del cfo Scott Maw.

E con l’episodio di  Philadelfia, che ha spinto Starbucks a chiudere 8mila locali Usa per un giorno per un corso anti discriminazione.

Profitti in forte crescita

Nei tre mesi conclusi il primo luglio, la più grande catena di caffetterie del mond ha registrato profitti netti per 852,5 milioni di dollari, o 61 centesimi per azione, rispetto ai 691,3 milioni, o 47 centesimi, dello stesso periodo dell’esercizio precedente, in aumento del 23%.

Al netto di voci straordinarie, gli utili sono saliti a 62 centesimi, in rialzo del 13% e sopra le stime degli analisti di 61 centesimi. I ricavi sono aumentati del 11,5% a 6,31 miliardi di dollari da 5,66 miliardi, oltre le attese ferme a 6,25 miliardi.

Nelle caffetterie aperte da almeno 13 mesi, le vendite mondiali sono cresciute del 1%, tanto quanto nelle Americhe e in Usa. Meglio del +0,9% atteso. Prima che la società ridimensionasse le sue previsioni a giugno, i mercati si attendevano però un +2,9%.

Cina in flessione

Unica nota stonata, la Cina, dove si è registrato un -2%. Per quanto riguarda le guidance per l’intero anno, Starbucks si attende utili adjusted per 2,40-2,42 dollari ad azione, mentre le vendite comparate dovrebbero crescere del 3%, rispetto alla stima precedente del 3-5%.

Nei locali Usa, le vendite sono cresciute dell’1% Il minor numero di transazioni è stato compensato dal maggior valore degli scontrini. Vendite in calo per l’iconico Frappuccino: secondo Starbucks a causa dei timori salutisti dei consumatori; secondo gli analisti per il crescere della concorrenza.

La società ha fatto sapere che sta lavorando per aumentare le visite nelle ore pomeridiane proponendo tè e altre bevande alternative a basso contenuto di zucchero.

In Usa sono previste 150 locali chiusure

Sempre lo scorso mese, Starbucks ha annunciato la chiusura di 150 locali Usa nelle aree a maggiore saturazione, nell’ambito di una ridefinizione geografica che favorirà le zone rurali a maggiore crescita, le aree suburbane e i mercati esteri.

Il presidente e ceo del gruppo Kevn Johnson ha spiegato, a tale proposito, che la regione centrale degli Stati Uniti è stata quella che è cresciuta di più.

Conto alla rovescia a Milano

L’obiettivo è di aprire  2.300 nuovi negozi a livello globale e continua a continuare a puntare alla Cina come mercato in cui crescere, nonostante la mezza battuta d’arresto del trimestre.

Il tutto mentre è conto alla rovescia per l’inaugurazione della Roastery milanese, che avverrà il 6 settembre.

Da inizio anno, il titolo Starbucks ha perso il 10%: la sua capitalizzazione di mercato è di 71,4 miliardi di dollari.

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