mercoledì 16 Luglio 2025

Torrefazione San Salvador: a Roma la famiglia Pinci tosta caffè a legna da ormai oltre 100 anni

Martina, la nuova generazione, al bancone insieme alla mamma Elisabetta e lo zio Claudio, ci racconta nel dettaglio la storia: “Il mestiere del torrefattore nella nostra famiglia va avanti dal 1901 con il mio trisnonno Luigi quando iniziò questa occupazione per una grande azienda. Successivamente tramandò quest’arte a suo figlio, il mio bisnonno, il quale allestì una torrefazione tutta sua in una vecchia drogheria che gestiva insieme alla moglie. Da lì è diventata un’occupazione generazionale"

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ROMA – La famiglia Pinci occupa un posto di rilievo nella storia del vasto panorama delle torrefazioni nella Città Eterna. Tutto è iniziato nel 1901 quando Luigi Pinci si addentrò nel mondo del chicco per la prima volta. Da allora, i membri della famiglia si sono succeduti per alimentare e conservare la tradizione. Ancora oggi, la torrefazione San Salvador utilizza la stessa tostatrice a legna con i medesimi metodi di lavorazione che trasudano passione per la qualità del caffè (ne abbiamo parlato qui in relazione all’articolo del The Guardian). Si tratta di un procedimento lungo e manuale che regala una fragranza aromatica unica nel suo genere.

Tra le numerose e strette vie che costellano la capitale, è impossibile non notare la torrefazione e caffetteria San Salvador situata nel quartiere Garbatella.

La storia della torrefazione San Salvador di Roma

Martina, la nuova generazione, al bancone insieme alla mamma Elisabetta e lo zio Claudio, ci racconta nel dettaglio la storia: “Il mestiere del torrefattore nella nostra famiglia va avanti dal 1901 con il mio trisnonno Luigi, il quale iniziò questa occupazione per una grande azienda. Successivamente tramandò quest’arte a suo figlio, il mio bisnonno, il quale allestì una torrefazione tutta sua in una vecchia drogheria che gestiva insieme alla moglie. Da lì è diventata un’occupazione generazionale. Dopo tanti anni il palazzo è stato demolito e la mia famiglia ha dovuto cercare un altro posto dove continuare il lavoro. Nel 1968 la torrefazione ha trovato il suo spazio in Piazza Attilio Pecile dove ci troviamo tutt’ora”.

Il nonno Luigi Pinci insieme alla nonna Rita (immagine concessa)

La torrefazione segue dagli anni ’70 sempre lo stesso metodo di lavorazione con la tradizionale macchina tostatrice a legna che raggiunge una temperatura tra i 200 e i 220 gradi. Anche le miscele di caffè sono state tramandate nel corso degli anni e sono le stesse: la famiglia le ha tramandate con passione e amore.

Tostare il caffè rimane tuttavia sempre compito del nonno Luigi (che porta lo stesso nome del bisnonno), 86 anni, che ancora si dedica al processo di tostatura insieme alla moglie Rita.

“Nel corso degli ultimi anni mio nonno Luigi inventò una nuovo caffè chiamata Il Moschettiere che ad oggi è la punta di diamante dei nostri prodotti. Si tratta di un 100% Arabica. Questo è l’unico vero cambiamento per quanto riguarda il caffè” spiega Martina.

C’è di più: data la vasta popolarità della torrefazione è stato deciso di introdurre dieci anni fa una caffetteria, in maniera tale che i clienti potessero direttamente degustare il caffè. Nel bar viene utilizzata una macchina Nuova Simonelli.

Luigi Pinci al lavoro (immagine concessa)

“La torrefazione e la caffetteria sono completamente a gestione familiare” precisa Martina, “Dalla lavorazione del caffè ai pacchetti che vengono venduti direttamente qui in torrefazione, alla manutenzione delle attrezzature, alla caffetteria: tutto gestito da noi”.

Un espresso viene 1,20 euro. La torrefazione si è adattata a cause dei rincari delle materie prime. Il caffè continua ad aumentare perciò non è ancora definitivo. Ovviamente cerchiamo di mantenere il prezzo fino a quando possiamo. È difficile fare previsioni. La miscela scelta per il banco è Il Moschettiere. Il nostro prezzo è davvero contenuto poiché con solo 1,20 euro è possibile gustare un Arabica 100% di ottima qualità” chiarifica Martina.

Il menù della torrefazione

Oltre alla miscela del Moschettiere, la torrefazione San Salvador offre inoltre un menù vario. Ogni 3/4 mesi è possibile trovare diversi caffè specialty che possono essere degustati sia in tazzina o disponibili per la vendita sciolti. Esattamente come le quattro miscele principali disponibili. Si può comprare il caffè all’etto al banco, come era uso nelle vecchie drogherie, e la torrefazione può macinarlo per tutti i diversi tipi di estrazione: dall’espresso, alla moka, all’americano e così via.

L’interno di San Salvador (immagine concessa)

Martina aggiunge: “Ultimamente abbiano notato che le persone si stanno avvicinando di più alla moka e al caffè in filtro, quest’ultimo soprattutto in relazione allo specialty. I clienti mostrano una maggiore attrazione verso il mondo del chicco. Il nostro prezzo per un caffè specialty in tazzina è di 2,20 euro. Sono caffè selezionati di provenienza Arabica tostati in monorigine”.

Passiamo ora all’offerta food: “Dal punto di visto del cibo, dal dolce al salto, ci riforniamo da laboratori selezionati personalmente da noi. I dolci e le torte vengono presi in pasticceria. Per il salato abbiamo una vetrina frigo con un vasto assortimento di panini e tramezzini”.

La torrefazione a legna (immagine concessa)

È presente inoltre l’opzione di prendere primi e secondi piatti provenienti direttamente dal laboratorio da cui si rifornisce la torrefazione per il reparto salato. Basta mandare un messaggio alla torrefazione tramite il gruppo broadcast chiuso, la quale invia l’ordine al laboratorio, aspettare e, infine,  andare a prendere il proprio piatto. Molte utile per chi lavora in ufficio, rivela sempre Martina.

Cultura e caffè

Inoltre sono presenti eventi di degustazioni che uniscono l’elemento culturale con quello enogastronomico. Grazie a DG Experience, la torrefazione San Salvador offre degustazioni di caffè in miscela e specialty offrendo spiegazioni sul mondo del chicco (dall’origine alla parte tecnica).

In più c’è la parte culturale: la torrefazione San Salvador è stata parte del tour della Garbatella. Vengono organizzati anche tour privati.

Martina conclude: “Ci stiamo adeguando ai tempi e alle mode del momento che prevedono momenti di degustazione, donando ai nostri clienti, e ai più curiosi, anche un elemento culturale per esplorare la storia di Roma anche grazie al caffè”.

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