giovedì 11 Aprile 2024
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Tommaso Nastasi, Deloitte, al convegno Comunicaffè di Sigep: “Specialty e metodi di preparazione artigianali, la domanda vola a doppia cifra”

Il senior partner dell'azienda al talk SIGEP: "La stabilizzazione dei consumi nei paesi sviluppati e l’incremento di reddito in quelli in via di sviluppo, sta spostando la domanda verso fasce più premium del mercato. È in crescita, infatti, la domanda di specialty coffee e caffè di alta qualità, con i consumatori disposti a pagare di più per i chicchi di caffè single origin e per i metodi di preparazione artigianali"

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Tommaso Nastasi, senior partner – Deloitte value creation service leader, è intervenuto al convegno Comunicaffè e Comunicaffè International tenutosi in occasione del Sigep con un doppio focus fondamentale sulla filiera caffeicola e del cacao e un occhio di riguardo ai temi attuali della sostenibilità e delle prospettive future.

Secondo Nastasi, lo speciality coffee è un driver di crescita sempre più importante per il settore del chicco e, per continuare a crescere, le imprese del comparto dovranno innovare il loro modello di business mettendo i consumatori e la sostenibilità al centro. Leggiamo di seguito il suo intervento completo.

Il futuro dello specialty coffee

di Tommaso Nastasi

RIMINI – “A livello globale il mercato del caffè vale quasi 100 miliardi di euro, con una crescita media del 5% durante questi ultimi anni. Numeri importanti che confermano la solidità del comparto.

L’Europa è il principale mercato di sbocco con una quota del 40% ma presenta un ritmo di crescita più contenuta rispetto all’andamento del mercato globale.

I mercati emergenti come Asia-Pacific, Sud America e MEA stanno trainando la crescita con tassi di crescita molto interessanti. Per quanto concerne il segmento dello specialty coffee, registriamo un mercato che rileva tassi di crescita a doppia cifra con una penetrazione limitata, stimiamo una penetrazione intorno al 2-3%“.

I principali trend per il futuro che guideranno l’evoluzione del business sono:

Specialty coffee/premiumization: la stabilizzazione dei consumi nei paesi sviluppati e l’incremento di reddito in quelli in via di sviluppo, sta spostando la domanda verso fasce più premium del mercato. È in crescita, infatti, la domanda di specialty coffee e caffè di alta qualità, con i consumatori disposti a pagare di più per i chicchi di caffè single origin e per i metodi di preparazione artigianali.

Espansione del mercato: le economie emergenti stanno vivendo una rapida crescita demografica, con una classe media in aumento, creando una base di consumatori più ampia con un reddito disponibile più alto. La globalizzazione sta cambiando le preferenze dei consumatori nelle economie emergenti, portando a un crescente interesse per gli stili di vita occidentali, compresa l’adozione della coffee culture.

Crescente focus sulla sostenibilità e sourcing etico: la sostenibilità ha importanza crescente, sia per i consumatori che per i player del settore, che si stanno adoperando per rivedere i metodi di coltivazione, perseguire un sourcing etico e migliorare trasparenza e tracciabilità della supply chain.

Consolidamento del settore con maggiori operazioni di M&A: il mercato del caffè negli ultimi anni è stato caratterizzato da un’importante attività M&A, quasi 400 deals nel corso degli ultimi 10 anni principalmente localizzati in Europa e Asia-Pacific. La crescita del mercato, soprattutto nelle economie emergenti, e la necessità di servire nuovi segmenti di mercato con nuovi modelli di go to market (e.g., Specialty Coffee) ne favoriranno il consolidamento.

Le previsioni per il futuro, secondo il parere degli analisti, è molto positivo, dal 2023 al 2028 si prevede un tasso di crescita medio pari al 7% principalmente guidata dai mercati emergenti.

“In conclusione, lo speciality coffee è un driver di crescita sempre più importante per la filiera del caffe, per continuare a crescere le imprese del comparto dovranno innovare il loro modello di business mettendo i consumatori e la sostenibilità al centro della value proposition e puntare sulla coesione trai i diversi attori della filiera, tramite aggregazioni e partnership che valorizzano il territorio e le sue eccellenze imprenditoriali”.

Tommaso Nastasi

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