giovedì 11 Aprile 2024
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Perché la barretta di cioccolato To’ak, la più cara al mondo, costa oltre 570 €

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MILANO – Mangiare cioccolato è un lusso per pochi, quando lo si fa ai massimi livelli. Ne è la pratica dimostrazione la barretta di cioccolato più costosa al mondo, prodotta dall’azienda To’ak. Il cui prezzo è una vera e propria prova di fedeltà per gli amanti di cioccolato: quanto si è disposti a pagare? Oltre 570 euro? Leggiamo i dettagli da Repubblica.it, dall’articolo di Lara De Luna.

Il tempo, l’attesa, sono un valore aggiunto

Una verità per molte esperienze nell’arco della nostra vita, ancor più se in ambito enogastronomico. Basti pensare al vino, ai grandi spirits e anche al cioccolato. Sebbene se ne parli poco e ne esista ancora meno, esattamente come i frutti della vite, il cioccolato invecchiato è un’esperienza quasi mistica. E soprattutto costosa.

Come insegna la barretta di cioccolato più costosa al mondo: oltre 650 dollari (circa 570 euro) per una varietà equadoregna invecchiata quattro anni in confezioni di legno pregiato.

A immettere questa rara prelibatezza sul mercato, l’azienda To’ak

La stessa che già lo scorso anno aveva battutto tutti i record mettendo in commercio un cioccolato invecchiato 18 mesi, alla modica cifra di 385 dollari. Ma come nasce questa barretta che farebbe invidia a Willie Wonka e come mai è così rara?

Tutto nacque da un seme, com’è ovvio che sia. L’azienda ha infatti iniziato da qualche anno a produrre una limited edition usando fave di cacao di una tipologia oramai quasi scomparsa.

Nativa dell’Equador, questa varietà Nacional esiste solo grazie all’opera di recupero della To’ak

Che ne ha piantato alcuni esemplari su territori di sua proprietà; il numero esiguo di piante è uno dei motivi del costo estremo di questo cioccolato. Di cui ogni anno vengono prodotti solo 200 esemplari.

Oltre la qualità e la storia, il marketing

Come hanno dichiarato gli stessi proprietari del marchio alla rivista Fox Business, “lo scorso anno l’edizione vintage di questa particolare selezione di cacao, così come le altre selezioni vintage che abbiamo in vendita, è andata a ruba. La richiesta”, come nelle aste di prodotti rari di qualsiasi tipo, “ha alzato il prezzo”.

Che è volato da 385 dollari a quasi il doppio. Una prospettiva che non fa che prospettare un futuro al rialzo. In quanto, attualmente, sul sito la lista d’attesa per poter acquistare una di queste barrette di cioccolato è di circa due mesi. Ragionevole pensare che l’edizione vintage 2016, quella attualmente ancora in affinamento, potrebbe toccare addirittura i mille dollari.

Ma visto che la rarità e la qualità non bastano a rendere un prodotto eccellente una rarità da collezione, la To’ak ha ulteriormente impreziosito queste tavolette

Dedicandole a “un prezioso figlio di questa terra”, ovvero l’artista Oswaldo Guayasamín, a cui è intitolata la prima “Art Edition”. Un artista tra i più famosi dell’Ameria Latina che “ha sempre parlato e dipinto i contrasti della vita. La vita e la morte, la disperazione e la speranza, l’amore e il dolore”.

La dualità della vita, la stessa “del cacao Nacional che, come vedemmo proprio nella produzione del 2015, oggi sul mercato nell’edizione vintage, ha un’anima light. Più morbida, ma un cuore forte, rude, pieno di spigoli. Unire queste due anime” sottolineano nel raccontare questo prodotto e il tipo di cacao usato – il duality blend – “è secondo noi un percorso simile alla produzione artistica”.

Arte è sicuramente, in calce

Il disegno di Guawasamìn che viene riproposto su ognuna delle 200 scatole dell’Art Vintage Edition attualmente in vendita. Ovvero un indigeno che è stato abbattuto dalla crudeltà, eppure sta piantando un albero. Nonostante la sofferenza che sopporta, ciò che offre è un’espressione di speranza”. Oltre il lusso, il colore, l’esuberanza, un messaggio sottile e profondo. In pieno stile sud americano.

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