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Dal 1° gennaio 2026 Roma abolirà i piani di massima occupabilità per l’occupazione di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti. La decisione, approvata dall’Assemblea capitolina, punta a superare un sistema frammentato e diseguale, introducendo regole uniformi basate sul nuovo regolamento OSP.
Restano escluse 54 piazze del I Municipio, soggette a tutele più stringenti. Leggiamo in seguito alcune parti dell’articolo pubblicate su Abitare a Roma.
Tavolini, sedie e dehors: Roma mette ordine e volta pagina
ROMA – Cambia il volto dei tavolini a Roma e, dal 1° gennaio 2026, la Capitale volta definitivamente pagina sui piani di massima occupabilità. Quegli strumenti che per anni hanno regolato – spesso in modo disomogeneo – la possibilità per bar e ristoranti di occupare il suolo pubblico sono destinati a scomparire quasi ovunque.
L’obiettivo dichiarato dal Campidoglio è uno solo: regole uguali per tutti, meno frammentazione e più ordine nello spazio urbano.
Dal 2026, invece, si farà riferimento esclusivamente al nuovo regolamento OSP, già entrato in vigore, che sostituisce definitivamente le regole emergenziali nate durante il periodo Covid e punta a rimettere ordine nel proliferare di sedie, tavolini e dehors, soprattutto nel centro storico.
Unica eccezione: 54 piazze e aree del I Municipio, nel cuore della città, che resteranno sottoposte ai piani di tutela previsti dalla storica delibera del 2006 dell’allora sindaco Walter Veltroni. Zone sensibili e di pregio, dove continueranno ad applicarsi criteri più stringenti, insieme alle limitazioni già previste dai regolamenti comunali.
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