lunedì 22 Aprile 2024
  • CIMBALI M2
  • Triestespresso

Starbucks: il cuore di Milano si rivoluziona con l’arrivo della caffetteria

La metamorfosi è partita: via assicurazioni e banche, spazio a negozi e hotel di lusso e anche la caffetteria con il marchio più famoso al mondo

Da leggere

Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Il Giornale ha la redazione in Via Negri a Milano, a pochi passi da Piazza Cordusio dove sbarcherà Starbucks. E’ la fonte più attendibile per raccontare l’autentica rivoluzione in corso nel cuore di Milano.

I grandi nomi della finanza lasciano il campo alle firme internazionali della moda e del commercio. E piazza Cordusio, cuore ellittico della città, cambia volto.

Triestespresso

È qui che, tra cambi di proprietà a suon di milioni, traslochi e progetti di restyling, avverrà la metamorfosi più vivace del prossimo futuro. Tutto gira intorno ai «magnifici sei», i palazzi storici che delimitano la piazza.

Partiamo da Palazzo Broggi, l’ex sede centrale delle Poste (FOTO in alto) ora in ristrutturazione. È quello con l’ampia scalinata e le due statue sdraiate sopra l’ingresso.

La società finanziaria statunitense Blackstone lo ha acquistato all’inizio del 2015 per 130 milioni per trasformarlo, con un progetto di AstiArchitetti, in un complesso con negozi al piano terra e uffici di pregio ai piani superiori.

Nel 2017 sbarcherà – come scrive Italia Oggi – anche il primo Starbucks d’Italia. Che sarà un po’ diverso dai caffè in stile fast food tutti bianchi e verdi che siamo abituati a vedere in giro per il mondo.

Sarà sul modello del nuovo locale «Reserve Roastery & tasting room» di Seattle, che verrà replicato pure a New York: bancone in legno, arredamento di design, macchine che macinano il caffè al momento e in vendita una miscela intitolata a Milano.

Tutti nuovi anche il logo, l’insegna e i gadget. Come è inedita la collaborazione con Princi, che fornirà cibo di qualità, non solo in Italia ma in tutte le nuove Roastery.

Le altre novità riguardano l’edificio proprio di fronte, il palazzo ex Unicredit (pure progettato da Luigi Broggi e ultimato nel 1902), quello con l’orologio sulla facciata.

Come spiega il blog di architettura Urbanfile, sarebbe destinato a diventare il primo hotel di lusso di Dolce e Gabbana. È stato acquistato lo scorso anno da Fosun, colosso cinese degli investimenti, per ben 345 milioni di euro.

La banca, che lo occupava del 1998, ha trasferito la propria sede nella nuova Unicredit Tower di piazza Gae Aulenti e i nuovi proprietari avrebbero affidato il progetto a Piuarch, lo studio di architettura che ha già realizzato proprio per D&G show room e boutique in molti Paesi.

Accanto alle ex Poste si trova l’edificio che fino a pochi anni fa ospitava McDonald’s. Poi il negozio di scarpe Pazolini, chiuso da circa 12 mesi. L’americana Hines (la stessa della rivoluzione di Porta Nuova) l’ha di recente comprato insieme alla tedesca Universal Investment dal gruppo immobiliare Sorgente per 130 milioni.

L’intero immobile sarà ristrutturato. Il piano commerciale sarà ampliato e quelli superiori saranno dedicati a uffici esclusivi. Anche le Generali si preparano ad abbandonare la sede storica di Cordusio, nel palazzo con cupola di fronte alla statua di Parini.

Non appena lo «Storto» di CityLife progettato da Zaha Hadid sarà ultimato, gli uffici verranno trasferiti. Per lo stabile del centro la società avrebbe presentato al Comune il progetto di un mall commerciale.

Già votato ai negozi e ai grandi marchi, da Kiko a Tim, è il palazzo di proprietà di Benetton che confina con via San prospero. Mentre per Palazzo Biandrà, passato a Cattolica Assicurazioni nel 2012 per 100 milioni, la proprietà pensa a un uso più tradizionale.

Al piano terrà è appena stata rinnovata la filiale di Banca Intesa e per il resto sarà occupato soprattutto da uffici. Nel complesso piazza Cordusio sta assumendo un’identità più turistica e commerciale, la scorsa amministrazione aveva ipotizzato anche un’area pedonale, mantenendo solo il passaggio dei tram.

I residenti e i negozianti chiedono piuttosto uno sforzo per sistemare arredo urbano e pavimentazione.

Poco più in là si progetta il futuro di piazza Castello e Largo Cairoli. Per la riqualificazione, che partirà dopo che a fine anno verranno rimosse le strutture dell’Expo Gate, è stato bandito un concorso internazionale.

Il restyling riguarderà pavimentazione, verde, illuminazione e arredo urbano. Nell’integrare il traffico pedonale e ciclistico (privilegiati) con quelli (parziali) di auto e mezzi pubblici dovrà collegare con una linea ideale il Castello al Duomo.

Il costo dei lavori non dovrà superare i 12 milioni. La seconda fase della presentazione delle proposte si chiude il 17 ottobre.

Cristina Bassi

CIMBALI M2
  • LF Repa
  • Dalla Corte

Ultime Notizie

  • TME Cialdy Evo
Carte Dozio
Mumac