giovedì 18 Aprile 2024
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Starbucks è re anche in rete e il vino on the go sta nel bicchierone da 30 tazze

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MILANO – Sui social i coffeelover di tutto il mondo ancora non hanno smesso di trovare interessanti le novità che ultimamente hanno coinvolto il colosso americano Starbucks. Nel momento del suo massimo splendore, ovvero il suo approdo in Italia con la spettacolare Reserve roastery di Piazza Cordusio 3, il marchio di Seattle vuole porsi come modello del caffè di qualità.

Senza mai dimenticare l’eterna stima del marchio per la cultura italiana del caffè, conservata persino nelle parole del menù, che recitano “latte” e non “milk”; e, come non notarlo, gli stessi formati dei bicchieri, usano i numeri in lingua italiana.

Sull’aspetto qualitativo, non sono tutti d’accordo e spesso, le polemiche sono scoppiate su tutti i mezzi di comunicazione.

I consumatori non si fanno sfuggire mai nulla, e sono anche una continua fonte di ironia; oltre che produttori instancabili di immagini spiritose che subito diventano virali. In questo caso, uno dei must di cui spesso si parla, l’abbinamento tra vino e caffè, è stato reinterpretato in un vero e proprio “formato Starbucks“. Il popolo del web si è domandato: a quanti bicchieroni può corrispondere una bottiglia di vino?

Social domandano, social rispondono

Per ogni quesito, anche quelli più bizzarri, c’è subito una soluzione. Volendo valutare il mondo attraverso le misure Starbucks, gli utenti hanno accettato la sfida. Armati di un bicchiere da trenta tazze, hanno trovato finalmente la quantità ideale per portare il vino in giro per strada. Una versione moderna della classica fiaschetta da inserire nel taschino delle giacche.

Il Wine on the go

Certo, trasportare per le vie di Seattle o di qualsiasi altra metropoli come Milano, una bottiglia di vino non è poi comodo. Come risolvere questo problema spinoso per chi, esattamente come con il caffè americano, desidera portarsi appresso il suo vino preferito?

Evitando però di fare brutta impressione sugli altri passanti (perché, è chiaro, passeggiare sorseggiando un’intera bottiglia di Barolo fa più Dandy alcolista che Freelance alla moda newyorkese). Ora è possibile.

Un’immagine di Sex and the City. La scrittrice Carrie Bradshaw, iconica donna scrittrice, con in mano un caffè on the go

La prova tangibile che si può avere l’aria di una Sarah Jessica Parker in Sex and the City -alla moda, di tendenza, affermata- l’hanno fornita proprio i social. Che resta da fare? Armarsi di bicchieroni da trenta cups e scegliere dalla scorta di casa.

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