lunedì 22 Aprile 2024
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Scontrino elettronico: tra bar e negozi un milione e mezzo di casse da cambiare

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ROMA – Lo scontrino elettronico o scontrino telematico o scontrino digitale diventa obbligatorio dal 1° gennaio 2020 per tutti gli esercizi di commercianti e artigiani. Lo era già dal 1° luglio per gli esercizi con ricavi superiori ai 400 mila euro. In manovra l’obiettivo è ambizioso: recuperare 1,2 miliardi di euro alla montagna di evasione fiscale (37 mld). Lo strumento è la tracciabilità assoluta specie per gli scontrini fiscali attraverso l’obbligo di trasmissione telematica al Fisco delle operazioni di vendita.

Ciò dovrebbe consentire all’Agenzia delle Entrate di verificare automaticamente gli importi delle vendite confrontando l’Iva pagata e il volume dei rifornimenti delle merci.

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Ma bar e negozi, insomma gli esercenti, sono pronti? Non proprio, secondo Blitz Quotidiano: ci sono da cambiare, o comunque adeguare ai nuovi compiti, un milione e mezzo di registratori di cassa. Per fortuna c’è tempo fino a metà 2020, grazie alla proroga di sei mesi.

Il Sole 24 Ore ha verificato i dati concreti dello stato dell’arte sul punto.

“Gli ultimi dati – aggiornati al 23 ottobre scorso – dicono che i modelli di registratore telematico approvati dal Fisco per lo scontrino elettronico sono 132 (di cui 75 adattati, 51 nativi e 6 server).

Alla stessa data, gli apparecchi censiti erano 670mila e gli esercenti già accreditati 345mila. Anche se è probabile che sia cresciuto nelle ultime settimane, questo dato dimostra che c’è ancora tanta strada da fare”.

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