giovedì 02 Maggio 2024
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Riccardo e Lina, volontari SCA Italy pronti per Sigep: “Chi vuole fare cultura dello specialty deve fare parte dell’Associazione”

Lina: "Fare la volontaria in quel campionato nazionale mi ha fatto capire soprattutto il ruolo di SCA Italy nelle gare. Da lì per me SCA Italy è diventata una famiglia"

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MILANO – Con Sigep, la manifestazione riminese, ormai alle porte, torniamo sul tema dei volontari SCA Italy, parte attiva dell’associazione anche e soprattutto durante queste Fiere che mettono in mostra il meglio di tutto il settore e industria caffeicola. Dopo il confronto con Stefania Zecchi Membership Coordinator SCA Italy e Alessandra Di Dio, Marketing & Communication Coordinator SCA Italy, ora è il momento di lasciare la parola a chi si mette in gioco come volontario: Riccardo Alesso e Lina Zadorojneac.

Riccardo ha iniziato il suo percorso di crescita nel settore durante il suo soggiorno a Londra: da barista a formatore e controllo di qualità, è entrato in SCA UK come volontario e competitor nella UK Barista Championship. Ora vive a Torino, animato dalla stessa passione e interesse per l’associazione, di cui fa parte come volontario stavolta in Italia.

Ed è sempre a Torino che Lina ha fatto il suo primo incontro con il caffè, niente meno che all’interno del Training Center Lavazza, dove per la prima volta ha sentito parlare di piantagione, caffe verde, cupping, metodi alternativi all’espresso e infine specialty coffee.

Da lì è partita la sua ricerca ancora oggi aperta, tra teoria e pratica: “Sin da subito ho realizzato che la formazione è il miglior modo per avvicinarmi allo specialty, cosi mi sono imbattuta nel sito di SCA Italy.”

Quando e perché avete deciso di offrirvi come volontari SCA Italy per partecipare agli eventi?

Riccardo: “Tutto è iniziato con la mia esperienza con SCA UK grazie alla compagnia per la quale lavoravo, Grumpy Mule, che era sponsor delle competizioni nazionali inglesi.

Ho voluto partecipare come volontario anche per il World of Coffee a Berlino, lo stesso anno che Manuela Fensore vinse i mondiali di latte art. Che esperienza!

Una volta tornato in Italia, ho finalmente potuto collaborare con SCA Italy durante le competizioni nel 2023 tenutesi presso la Factory 1895 by Lavazza, organizzate da Stefania Zecchi. Questa è stata l’occasione in cui finalmente ho potuto vedere di persona il fantastico lavoro di SCA Italy e conoscere altri volontari.”

Lina:” E’ stato nell’ottobre 2021, quando ho letto sul sito di SCA che la WCE (World Coffee Events) stava cercando dei volontari per i campionati mondiali barista organizzati ad Host: ho fatto subito la domanda ed ero felicissima quando mi hanno accettato.

Non conoscevo bene il mondo delle gare e non potevo neanche immaginarmi quanto fosse articolato e complesso, ma mi sono buttata perché solo partecipando avrei potuto capire meglio.

Durante quei giorni di gare ero assegnata come volontaria all’area bar e ho vissuto in un sogno: persone da tutto il mondo che parlavano solo di specailty coffee, tutti che assaggiavano i caffè e si scambiavano pareri.

Dopo i mondiali ho cominciato a seguire con interesse anche le attività di SCA Italy e con l’occasione ho aderito alla richiesta di Fabio Sipione di partecipare come volontaria ai campionati nazionali a Sigep 2022, un’altra esperienza indimenticabile.

Fare la volontaria in quel campionato nazionale mi ha fatto capire soprattutto il ruolo di SCA Italy nelle gare. Da lì per me SCA Italy è diventata una famiglia: sono diventata socia e partecipo come volontaria con l’entusiasmo di sempre ogni volta che il tempo me lo permette.

Ad oggi ho partecipato come volontaria a due campionati mondiali, a un campionato nazionale e a più gare di selezione sul territorio nazionale.”

L’esperienza in Fiera, come ha cambiato il vostro modo di guardare questo settore e il caffè?

Riccardo: “Sicuramente, l’esperienza al WOC ha accresciuto la mia voglia di mettermi in gioco, di partecipare attivamente nella community e di proseguire nel mio lavoro fino a farmi decidere di aprire ARTIFACT, la mia caffetteria specialty (ancora in Work in progress ma prevedo di aprire ad aprile).”

Lina:” La Fiera è sempre un’occasione per tutti per far vedere il frutto dei propri lavori. Tutti i soggetti partecipanti, le aziende produttrici di attrezzature, le torrefazioni, i singoli baristi sanno che la presenza è importantissima.

Sono convinta che sia ancora valida l’idea che se si vogliono conoscere al meglio certe dinamiche, bisogna andare alle fiere di settore.

Per quanto riguarda le gare di caffetteria, i concorrenti che arrivano ai campionati nazionali, hanno già in mente di partecipare ai mondiali, perciò quello che portano lì è comunque il frutto di lunghe ricerche e tecniche innovative. Infine, in Fiera ho capito che non c’è il caffè, ma tanti caffè.”

Di cosa vi occupate durante queste manifestazioni?

Riccardo: “Di solito mi occupo di time keeping ed organizzare i tempi di chi gareggia. Ma non disdegno aiutare a lavare le postazioni e le varie tazze a seconda delle gare.”

Lina: “I volontari, in base al tempo a disposizione, sono di supporto durante lo svolgimento delle gare in varie discipline: possono fare time keeper, runner, supportare i concorrenti nel back stage.

La gara che richiede più volontari, concentrazione e organizzazione è quella di Cup Tasters. I volontari presidiano anche il bancone di SCA Italy e si occupano del servizio bar: un’occasione unica per conoscere i coordinatori, i soci, i torrefattori che portano i loro caffè, le persone che vengono per approfondire le attività dell’associazione.

Sicuramente l’esperienza più bella è quella in cui riesci a toccare con mano un po’ tutte le mansioni. Ma la cosa più importante secondo me, visto che la tensione nelle gare è tanta, è che i volontari devono portare il sorriso, essere empatici e avere una buona dose di positività.”

Sicuramente muovendosi in Fiera avrete assistito ai campionati baristi SCA Italy: cosa vi hanno lasciato queste gare e vedere dei giovani cimentarsi in queste categorie?

Riccardo: “Essere a contatto con tutti questi professionisti ed osservarli da vicino è sicuramente emozionante e formativo. Dopo la mia prima competizione a Manchester per l’UKBC ho sentito di aver passato una linea, un traguardo, che ha cambiato il mio modo di vedere questo settore e mi ha fatto capire cosa volessi fare da “grande”.”

Lina: “Tutte le gare sono emozionanti. È bello vedere come i concorrenti che arrivano sul palco, sia quelli più giovani che quelli più esperti, si mettono in gioco con lo stesso entusiasmo, grinta e voglia di vincere. Questo ti fa capire che non si smette mai di imparare e migliorare.”

A Sigep cosa vi aspettate, siete pronti?

Riccardo: “Erano 3 anni che volevo partecipare a Sigep ma per via del lavoro non ho mai potuto concedermi del tempo. Adesso che sono più libero ho colto la palla al balzo e grazie a Stefania Zecchi e SCA Italy mi è stata data l’opportunità e la fiducia di assistere nella coordinazione dei volontari durante i giorni di fiera.”

Lina: “SCA Italy quest’anno ha lavorato sodo e sicuramente a Sigep si arriverà ben preparati: la squadra dei volontari di quest’anno è ben strutturata e piena di persone motivate ed allegre. Ho avuto la possibilità di partecipare ad alcune tappe di selezione e vi assicuro che i concorrenti in gara ci regaleranno delle grandi emozioni.”

Continuerete l’esperienza da volontari o valuterete degli altri ruoli sempre all’interno dell’Associazione?

Riccardo: “Chi può dirlo. Sicuramente vorrei collaborare con SCA Italy una volta che aprirò la mia caffetteria. Nel frattempo, sarò disponibile a continuare come volontario.”

Lina: “Chi vuole promuovere la cultura dello specialty coffee deve far parte dell’Associazione. Sono profondamente convinta che si vince solo se siamo in tanti, grandi e piccoli: l’apporto di ciascuno è importante. Nell’Associazione siamo tutti volontari, dai coordinatori a noi che diamo il nostro supporto negli eventi. Sicuramente continuerò a farne parte e se ci sarà l’occasione valuterò di farmi carico anche di altri ruoli.”

Ci sono cose che dal vostro punto di vista, si potrebbero ancora migliorare per le attività che vi coinvolgono in SCA Italy?

Riccardo: “Non ho una cosi grande conoscenza di tutte le varie attività strutturate da SCA Italy, ma per l’esperienza finora vissuta, l’organizzazione dei volontari e le persone conosciute, non saprei come migliorare le attività ulteriormente.”

Lina: “Seguo le attività di SCA Italy sempre con grande interesse: a mio avviso è stato fatto molto in termini di qualità a tutti i livelli.

Mi sono interfacciata spesso con Stefania Zecchi e Alessandra Di Dio e so quanto tempo e forze sono state investite nei vari progetti ed eventi promossi.

Certo si può e bisogna sempre migliorare, ma prima di tutto bisogna valorizzare il lavoro già fatto e consolidarlo. Spesso si corre troppo veloce. Noi volontari lavoriamo gratuitamente, ma viviamo delle esperienze uniche e indimenticabili.”

Cosa direste a chi vorrebbe provare questa stessa vostra esperienza?

Riccardo: “Che è sicuramente un’esperienza che cambia la vita ed il modo di osservare questo settore. E’ un’opportunità per conoscere persone e professionisti con i tuoi stessi ideali e sentirsi parte di una grossa famiglia. Ed è un’occasione per entrare in contatto con realtà ed eventi anche al di fuori dell’Italia.”

Lina conclude: “Di non aver timore di non essere abbastanza preparato, qualificato, intelligente. Se sentite che fa per voi, buttatevi e divertitevi!”.

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