mercoledì 24 Settembre 2025

Roma: alla storica pasticceria Dagnino scade il contratto d’affitto

La pasticceria, iscritta da più di 20 anni nell’albo delle botteghe storiche e in attesa di ottenere il riconoscimento di bottega di eccellenza, è tra i pochi esercizi ancora aperti, oltre a un corniciaio e un fotografo, in un contesto che appare ormai in dismissione

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Il Caffè Pasticceria Dagnino, che dal 1954 sforna prelibatezze siciliane dolci e salate in Galleria Esedra, dal 1° gennaio potrebbe essere soltanto un ricordo. Il contratto di affitto scade il 31 dicembre e la proprietà ha deciso di rientrare in possesso dell’immobile.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Maria Egizia Fiaschetti per Il Corriere della Sera.

La fine del contratto d’affitto per la pasticceria Dagnino

ROMA – Un altro scrigno di bellezza e tradizione artigiana rischia di scomparire dalla mappa del Centro. Dopo l’Antico Caffè Greco — lo sfratto esecutivo è slittato al 26 novembre quando si terrà l’udienza in tribunale — anche il Caffè Pasticceria Dagnino, che dal 1954 sforna prelibatezze siciliane dolci e salate in Galleria Esedra, dal 1° gennaio potrebbe essere soltanto un ricordo.

Il contratto di affitto scade il 31 dicembre e la proprietà ha deciso di rientrare in possesso dell’immobile. La pasticceria, iscritta da più di 20 anni nell’albo delle botteghe storiche e in attesa di ottenere il riconoscimento di bottega di eccellenza, è tra i pochi esercizi ancora aperti, oltre a un corniciaio e un fotografo, in un contesto che appare ormai in dismissione.

Su Change.org è stata lanciata una petizione — in pochi giorni sono state raccolte più di 500 firme — per salvare il locale, aperto nel 1954 da Andrea Dagnino come gemello della sede palermitana e diventato ritrovo di scrittori, giornalisti e registi. Gli arredi e le decorazioni sono ancora quelli originali: dagli affreschi che adornano la sala da tè dipinti da Alfonso Amorelli al murale che sovrasta il bancone del bar realizzato dalla scultrice Helga Schaffer; dalle opere lignee di Francesco Mangiameli che raffigurano le province della Sicilia agli specchi nella sala della pasticceria.

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