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MILANO – Crollano i prezzi del caffè a giugno: secondo il nuovo report Ico, diffuso lunedì pomeriggio, l’indicatore composto Ico ha assunto, a giugno, un andamento fortemente ribassista a partire dalla seconda decade del mese passando da un picco di 317,41 centesimi per libbra, raggiunto il 5 giugno, a un minimo mensile di 267,02 centesimi, toccato nell’ultima seduta del mese (30 giugno).
La media mensile è conseguentemente scivolata a 295,06 centesimi, in flessione dell’11,8% rispetto a maggio.
È la prima volta, da dicembre 2024, che la media scende sotto la soglia dei 3 dollari alla libbra. La tipologia in maggiore calo è quella dei robusta, che segna una variazione negativa sul mese precedente del 17,5% attestandosi al valore – comunque elevatissimo – di 196,21 centesimi alla libbra: si tratta del il livello minimo, per questo indicatore, da maggio 2024.
Colombiani dolci, altri dolci e brasiliani naturali sono in flessione rispettivamente del 9%, 8,7% e 10,9%. L’indicatore della borsa di Londra perde il 18,4%; quello della borsa di New York, il 10,5%.
Questa evoluzione ha allargato ulteriormente la forbice tra gli indicatori degli arabica e dei robusta e soprattutto tra gli arabica lavati e gli arabica naturali
In particolare, i differenziali tra colombiani dolci e brasiliani naturali e tra altri dolci e brasiliani naturali sono cresciuti rispettivamente del 38,4% e 38,2%.
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