martedì 08 Luglio 2025

Rafa Oliveira, ceo di Jde Peet’s: “Il mercato del caffè presenta un enorme potenziale di crescita” e intanto Hartree Partners chiude l’acquisizione del crudista Volcafe

I consumi di caffè crescono attraverso i cicli economici, a prescindere dall'andamento del pil e degli altri indicatori macroeconomici, dalle crisi locali e globali e dalle pandemie. Nei momenti di crisi economica, i consumi possono cambiare in termini qualitativi, ma la gente continua bere caffè. La frequenza di consumo del caffè è nettamente superiore, in termini di atti di consumo, rispetto a quella di altri prodotti voluttuari, come gli snack, i prodotti dolciari o le bevande alcoliche. Intanto, sul fronte del caffè verde, Hartree Partners annuncia il closing dell’acquisizione dei Volcafe

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TME Cialdy Evo

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MILANO – In occasione del Capital Markets Day, che si è svolto il 1° luglio ad Amsterdam, Jde Peet’s ha illustrato le sue strategie di sviluppo e fornito – nelle presentazioni dei top manager – interessanti dati di mercato e spunti di riflessione, che vogliamo passare in rassegna in questo articolo. Premessa di partenza: il caffè rimane una categoria merceologica estremamente attrattiva – come ha spiegato, in apertura, il ceo Rafa Oliveira – con un mercato enorme e una forte resilienza.

Veicolo di socializzazione e genere di conforto, al tempo stesso, il caffè è la terza bevanda più consumata dopo l’acqua e il tè. Genera un fatturato annuale di 338 miliardi di euro, derivante per un terzo dal canale alimentare e per i due terzi dal fuori casa.

La categoria caffè presenta 5 potenti dinamiche: 1) è resiliente ai cicli economici; 2) è onnipresente nella vita della gente, con una frequenza di interazione del consumatore senza eguali; a dispetto delle dimensioni ha ancora notevoli spazi 3) di crescita e 4) di premiumizzazione; infine 5) è in sintonia con alcuni importanti trend globali.

I consumi di caffè crescono attraverso i cicli economici, a prescindere dall’andamento del pil e degli altri indicatori macroeconomici, dalle crisi locali e globali e dalle pandemie

Nei momenti di crisi economica, i consumi possono cambiare in termini qualitativi, ma la gente continua bere caffè.

La frequenza di consumo del caffè è nettamente superiore, in termini di atti di consumo, rispetto a quella di altri prodotti voluttuari, come gli snack, i prodotti dolciari o le bevande alcoliche.

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