mercoledì 10 Aprile 2024
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Prima colazione: così la nutrizionista Silvia Migliaccio sfata le fake news

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MILANO – La prima colazione è oggetto di numerosi luoghi comuni, che portano spesso a scelte alimentari sbagliate. Per questo è importante, quando si parla del pasto più importante della giornata, fidarsi soltanto del parere degli esperti.

Come la dottoressa Silvia Migliaccio, nutrizionista e docente dell’Università degli studi “Foro Italico” di Roma, che in un recente contributo per le pagine web di corriere.it ha sfatato pregiudizi radicati e fattoidi esistenti in materia con le ragioni della scienza.

Ribadendo ancora una volta come – in materia di diete e alimentazione – l’unica voce da ascoltare sia quella degli esperti di provata competenza. Evitando ciarlatani e fake news.

Di seguito, le considerazioni salienti dell’intervista, in cui si parla anche di caffè e del suo corretto consumo e abbinamento.

“Il cento degli italiani ritiene che per dimagrire sia necessario eliminare i dolci dalla colazione. Ma farlo non incide sulla dieta, al contrario il dolce al mattino dà l’opportunità di partire con la giusta carica.

«Anche a dieta la colazione rimane un pasto fondamentale e concedersi il dolce al mattino è assolutamente consigliato. Inoltre una colazione dolce aumenta la produzione di serotonina, che ha un effetto calmante e antistress: chi consuma una colazione bilanciata è più appagato e di buonumore».

Occorrono i «super-food»?

Zenzero, bacche di goji, frutti rossi e simili promettono proprietà straordinarie, compresa la capacità di dare una grandissima carica al mattino. Ne è convinto anche il 62 per cento degli italiani ma come osserva Migliaccio «purtroppo questa tendenza salutistica non ha riscontri scientificamente provati».

Per dimagrire servono (solo) le proteine

Ne è convinto il 52 per cento degli italiani, ma una colazione completa e bilanciata dovrebbe contenere tutti i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali. «Scegliere un menù a base di insaccati, uova o legumi tipico di altre tradizioni alimentari, come quella anglosassone, rischia di incrementare la percentuale di grassi saturi con uno sbilanciamento dei macronutrienti essenziali, discostandosi dalle indicazioni della dieta mediterranea», commenta l’esperta.

Acqua calda e limone: i rimedi della nonna

Il 52 per cento degli italiani pensa che bere acqua calda e limone al mattino faccia dimagrire, ma questa tradizione non ha alcuna base scientifica oggettiva. «Appena svegli è importante consumare liquidi per idratarsi e consentire a tutti gli organi di rimettersi in moto: sì quindi a latte, caffè e tè, spremute – spiega Migliaccio –. Acqua e limone non fanno comunque male, per cui anche se non esistono evidenze scientifiche sui benefici è una bevanda che va bene. Per ottenere un beneficio generale però, non per dimagrire».

Addio al latte vaccino

Il 42 per cento crede che eliminare il latte dalla colazione possa portare benefici alla dieta: in realtà il latte al mattino aiuta a reidratarsi dopo le ore di sonno ed è uno scrigno di salute. «Il latte contiene infatti acqua, vitamine, proteine, grassi, sali minerali come il calcio e zuccheri: va evitato solo se si è allergici alle proteine del latte, chi è intollerante può usarne uno senza lattosio od optare per lo yogurt», commenta la nutrizionista.

Basta il caffè

Secondo il 21 per cento, al mattino un caffè al volo senza zucchero aiuta a dimagrire e a restare in forma. «La scelta giusta sarebbe accompagnarlo con latte e una porzione di carboidrati per avere una colazione equilibrata e completa: prendere solo un caffè praticamente equivale a un digiuno e se si aggiunge un cucchiaino di zucchero, circa 20 calorie, non basta comunque per la prima colazione. E senza il primo pasto e lo spuntino di metà mattina si arriva molto più affamati al pranzo», avverte Migliaccio.

Mangiare soltanto frutta

Non è sufficiente, ma il 28 per cento crede che sia così. «La frutta fresca a colazione è una buona abitudine ma solo un frutto potrebbe non saziare – spiega la nutrizionista – . Inoltre la frutta contiene zuccheri semplici assimilati dall’organismo molto velocemente, potrebbe quindi tornare appetito molto prima. Serve una quota di carboidrati complessi, anche per ridurre l’introito complessivo di zuccheri semplici».

Un menù da 180 calorie per chi è a dieta

Prevede un bicchiere di latte parzialmente scremato (150 grammi), caffè, un cucchiaino di zucchero o miele; due fette biscottate oppure 20 grammi di biscotti o 20 grammi di cereali o 20-30 grammi di muesli oppure una fetta biscottata e un frutto (una mela, una pera, una banana piccola, una pesca, un kiwi, due albicocche oppure 150 grammi di fragole o ananas o frutti rossi).

Un menù da 150-200 calorie

Un tè o un cappuccino (100 ml di latte parzialmente scremato con caffè a piacere), un cucchiaino di zucchero oppure di miele, una merendina leggera a piacere oppure due fette biscottate con un cucchiaino per fetta di crema spalmabile alle nocciole, marmellata o miele.

Un menù con lo yogurt

Prevede un vasetto di yogurt magro bianco o alla frutta, arricchito da 150 grammi di frutta fresca (come fragole, ananas, frutti di bosco) e muesli o fiocchi d’avena (20 grammi)”

 

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