giovedì 02 Maggio 2024
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Prezzi del caffè sempre più in altalena sui mercati a termine

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MILANO – Prezzi del caffè ancora in altalena: dopo i ribassi di martedì 1° novembre, entrambi i mercati sono tornati ieri a crescere. Particolarmente marcata la rivalutazione di New York. Il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha guadagnato il 4,3% risalendo a 182,15 centesimi favorito, in modo particolare, dal dollaro in calo.

Ulteriore supporto è giunto dai dati sull’export mensile di Honduras (-47%) e Costa Rica (-8,8%).

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A Londra, il contratto per scadenza gennaio si è rivalutato del 2,3% chiudendo a 1.882 dollari.

La forte volatilità dei prezzi del caffè riflette l’incertezza della situazione internazionale e il timore di una recessione globale, che produrrebbe effetti negativi sui consumi, specie nel fuori casa.

Dal massimo intraday di 260,45 centesimi, toccato il 10 febbraio scorso, il contratto “C” di New York si è svalutato a oggi di oltre un terzo.

Nello stesso periodo, le posizioni net long dei fondi sono passate da quasi 31 mila lotti a poco più di 3 mila.

La situazione rimane tesa sul fronte delle scorte certificate, che a inizio anno erano superiori al milione e mezzo di sacchi e sono ridotte attualmente a 384.795 sacchi.

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