mercoledì 10 Aprile 2024
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Pausa caffè, ecco una cooperativa tosta: dopo il caffè ora arriva anche il cacao di qualità

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TORINO – Nei mesi scorsi avevamo riferito di una bella storia nata nel carcere torinese «Lo Russo e Cotugno» dove la Cooperativa sociale Pausa Caffè ha creato un piccolo stabilimento di torrefazione. Presto, nella stessa casa circondariale, verrà tostato anche il cacao.

La notizia è stata data in occasione della presentazione del libro «Conoscere il cioccolato» (Ponte alle Grazie), scritto dal giornalista della Stampa Luciano Cambellotti con la moglie Clara Vada Padovani.

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Il merito dell’iniziativa va ancora una volta a Pausa Caffè.

Attualmente, la cooperativa tratta i chicchi pregiati provenienti dal presidio Slow
Food di Huehuetenango, in Guatemala.

Grazie all’ arrivo di una nuova macchina rompi-cacao, essa si accinge ad allargare le sue attività anche al cibo degli dei.

La lavorazione avverrà con criteri artigianali utilizzando dei metodi ormai soppiantati dall’industria e fornirà “massa di cacao” (semi macinati) di alta qualità ai mastri pasticceri locali.

Grazie alla nuova iniziativa di Pausa Caffè – che potremo presto ribattezzare Pausa cacao – sarà più facile, per i laboratori artigianali, allacciare dei contatti diretti con i produttori di cacao creando così i presupposti per la nascita di nuove filiere di commercio equo e solidale.

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