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OBESITÀ INFANTILE – Coca Cola alla sbarra in molti Paesi

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MILANO – Che le bevande zuccherate come la Coca Cola e la Pepsi non siano salutari è cosa risaputa, ma forse non tutti sanno che le tante critiche mosse dall’opinione pubblica preoccupata sull’influenza del junk food sulla salute di grandi e bambini hanno recentemente obbligato il colosso Coca Cola a promettere di prendere dei provvedimenti.

Nello specifico, il colosso delle bollicine ha promesso di rendere noto il conteggio delle calorie per bevanda sulle etichette delle lattine, ha dichiarato di voler finanziare dei programmi di attività fisica per bambini e ha ribadito il suo impegno a non vendere le sue bevande ai bambini sotto i 12 anni negli oltre 200 paesi in cui opera. Messa alle strette, l’azienda ha fatto molte promesse, pur non dichiarando una data entro la quale vorrebbe mantenerle.

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Rientrano nell’ottica di una nuova attenzione alla salute dei clienti di qualsiasi età, comunque, le recenti campagne di comunicazione volte a promuovere le versioni light della bevanda come Diet Coke e Coke Zero che, a detta dell’azienda, costituiscono al momento un terzo del fatturato ottenuto da Coca Cola in America (ma non nel resto del mondo dato che, ad esempio, in America Latina questi prodotti costituiscono solo il 18% dei volumi aziendali, mentre in Cina, le vendite di cola light costituiscono meno del 10% del totale).

Le misure prese dalla Coca Cola per incentivare il consumo delle sue versioni più salutari non hanno convinto nemmeno i critici Europei. In Francia e in Ungheria, ad esempio, è stata introdotta una tassa speciale per disincentivare l’acquisto di prodotti ad alto contenuto di zucchero, sale o grassi tra cui, ovviamente, è presente la cola. Diversi gruppi di spicco della sanità pubblica hanno chiesto l’introduzione di una tassa simile anche nel Regno Unito.
E un discorso simile è stato intrapreso anche in Messico, il Paese che in assoluto beve più Coca Cola, dove nel 2011 i legislatori hanno proposto una tassa del 20% sui prodotti contenenti soda e vietato la vendita di bevande zuccherate a base di soda nelle scuole.

In Italia la questione della Coca Cola e delle bevande simili non è ancora diventata un problema ufficiale, ma sono tanti i genitori che ormai vietano o limitano il consumo di queste bevande da parte dei loro figli. L’obesità infantile è, purtroppo, un problema reale della nostra epoca che per essere combattuto ha bisogno di più attenzione nelle piccola abitudini di tutti i giorni: eliminare o limitare il cibo spazzatura, fare attività fisica e seguire un’alimentazione sana.
Fonti: bambini.info

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