domenica 24 Marzo 2024
  • CIMBALI M2
  • Triestespresso

IMPEGNO – Nestlé, “rifiuti zero” in Europa entro il 2020

Da leggere

Dalla Corte
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Nestlé ha annunciato che azzererà i rifiuti dei suoi 150 stabilimenti europei entro il 2020. Ciò significa che i rifiuti generati dai processi produttivi non saranno smaltiti in discariche né inceneriti senza recupero di energia.

“La decisione di raggiungere il traguardo ‘rifiuti zero’ dimostra l’impegno di Nestlé nel favorire attività aziendali sostenibili dal punto di vista ambientale”, ha affermato Laurent Freixe, Nestlé Executive Vice-President e Zone Director Europa.

“Contiamo già più di 25 stabilimenti in Europa che non smaltiscono i rifiuti a danno dell’ambiente”, ha aggiunto.

“Continuando a eliminare tutte le fonti di rifiuti, o ricorrendo al riciclaggio oppure alla valorizzazione energetica dei residui inevitabili, sono convinto che riusciremo a raggiungere il medesimo risultato in tutti i nostri stabilimenti in Europa”, ha concluso Freixe.

Operazione pulizia

L’impegno a favore della sostenibilità ambientale è stato assunto da Nestlé in occasione di un evento sulla sostenibilità alimentare presso il Centro di Politica Europea (ECP, European Policy Centre) a Bruxelles.

Ad oggi, Nestlé ha già raggiunto il traguardo “rifiuti zero” in tutti gli stabilimenti insediati nel Regno Unito e in Svizzera.

Il primo a ridurre i residui generati dalla produzione è stato lo stabilimento dolciario KitKat e Aeronella città britannica di York nel 2011.

Alla fine del 2012, Nestlé aveva conseguito l’azzeramento dei rifiuti in 39 dei suoi 468 stabilimenti dislocati nel mondo.

Nestlé intende eliminare i rifiuti a tutti i livelli delle sue attività.

Riciclaggio del caffè

Fin dalla sua fondazione, che risale a oltre 140 anni fa, Nestlé ha cercato il modo di evitare lo spreco alimentare ricorrendo alla trasformazione di materie prime deperibili – quali latte, chicchi di caffè e cacao – in prodotti a valore aggiunto e sicuri per i consumatori.

Il marchio di caffè solubile Nescafé, ad esempio, è stato ideato 75 anni fa come alternativa per sfruttare in maniera produttiva i chicchi di caffè che rimanevano invenduti nei depositi del Brasile.

Oggi, Nestlé usa i fondi di caffè come fonte di energia rinnovabile in più di 20 fabbriche Nescafé e prevede di estendere questo metodo alla totalità degli stabilimenti Nescafé nel mondo.

Il mese scorso, Nestlé è stata nominata leader delle aziende alimentari incluse nell’Indice di sostenibilità Dow Jones con un punteggio dell’88%, pari al doppio della media del settore.

L’azienda ha anche totalizzato il punteggio massimo per il secondo anno consecutivo negli indiciCDP ‘Climate Disclosure Leadership Index’ e ‘Climate Performance Leadership Index’.

CIMBALI M2
  • Gaggia brillante
  • LF Repa

Ultime Notizie

  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Carte Dozio
Mumac