venerdì 03 Maggio 2024
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Max Fabian nominato in Campidoglio a Roma “Ambasciatore della conoscenza italiana nel mondo” per la sua attività di presidente del Consiglio internazionale dell’Ico

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ROMA – Max Fabian, presidente e amministratore delegato della Demus di Trieste, azienda leader nel settore della decaffinizzazione, ha ricevuto a Roma, nella sala della protomoteca in campidoglio, il premio come Italian Knowledge leader, ambasciatore della conoscenza italiana nel mondo, per la sua attività come presidente del Consiglio dell’Ico, International coffee organization. Qui il racconto della sua attività internazionale. Si tratta di un premio importante voluto tra gli altri dal Ministero per il Turismo, l’Enit e l’associazione dei rettori delle università italiane. Fabian è primo esponente della filiera del caffè ad ottenere questo riconoscimento.

Fabian al momento del ritiro del premio si è detto molto soddisfatto confermando il suo impegno per tuto quanto fatto a favore dei Paesi consimatori e produttori di caffè.

Triestespresso

La premiazione dell’Italian knowledge Leader è un evento che valorizza le eccellenze italiane in ambito accademico, medico, culturale e scientifico, riconoscendole come riferimenti preziosi per la crescita intellettuale del Paese e del mercato dei convegni internazionali.

L’appuntamento con la premiazione di Fabian si è svolto a Roma il 4 dicembre 2023 nella Sala della Protomoteca del Campidoglio ed è stato organizzato da Convention Bureau Italia assieme a Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, con il sostegno dal Ministero del Turismo.

L’iniziativa, oltre a mettere al centro il capitale intellettuale italiano, ha voluto rafforzare ulteriormente la collaborazione tra istituzioni, industria e università.

Ancora una volta è emerso il valore dell’attività congressuale che permette di importare delle conoscenze che vanno a vantaggio della comunità scientifica locale. Un vero e proprio circolo culturale virtuoso.

Presenti anche esponenti delle istituzioni nazionali e delle associazioni di categoria, oltre alle realtà associate a Convention Bureau Italia. In sala erano riuniti inoltre circa 40 presidenti di associazioni internazionali, di cui 30 alla loro prima partecipazione all’evento e che sono stati premiati come Italian Knowledge Leaders (ambasciatori della conoscenza italiana nel mondo).

Ma che cosa è esattamente il premio vinto da Max Fabian per la sua promozione, anche, dell’Italia nel mondo con la sua opera in campo internazionale?

La premessa, come si è appreso durante la premiazione, è che per la prima volta negli ultimi 10 anni, secondo il database ICCA (International Congress and Convention Association), la seconda destinazione in Europa per congressi associativi internazionali nel 2022 (560 quelli organizzati) e la terza al mondo. Dopo l’Italia, in Europa ci sono Spagna, Germania, Uk e Francia, un tempo sopra il nostro Paese. Tra le prime 100 città al mondo sei italiane: Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino e Napoli.

“Iniziative come l’Italian Knowledge Leaders’ – che chiama a raccolta accademici, medici, ricercatori e personalità e alti esponenti del capitale intellettuale italiano – contribuiscono a rendere la nostra Nazione fortemente attrattiva per il mercato dei grandi congressi associativi, in quanto fattori di enorme richiamo per un turismo di altissima qualità”, dice il ministro del Turismo Daniela Santanché.

“È soprattutto grazie a eventi come questo, infatti, che l’Italia ha conquistato nel 2022 l’ambito podio della graduatoria ICCA, posizionandosi come terza nazione a livello mondiale e seconda in quello europeo per il numero di congressi organizzati, caratterizzandosi così per un sistema congressuale che ha saputo attirare oltre 21 milioni di partecipanti e quasi 32 milioni di presenze complessive. Il turismo dei congressi è una delle leve strategiche tra le più efficienti e funzionali dell’industria turistica ed a buon diritto rientra nella strategia di destagionalizzazione che abbiamo presentato al Primo Forum Internazionale del Turismo di Baveno e che porteremo avanti con l’aiuto delle Regioni e i grandi operatori del settore”.

“Il progetto Italian Knowledge leaders – dice Carlotta Ferrari, presidente del Convention Bureau Italia – conferma quanto l’Italia sia un paese attrattivo per i grandi congressi internazionali, grazie a moltissimi esponenti della comunità scientifica, accademica e della ricerca nazionale che presiedono i board di associazioni internazionali e grazie ad una filiera di operatori di altissimo livello.Questo progetto ci da un’enorme opportunità, che è quella di promuovere l’Italia attraverso il proprio capitale intellettuale, cambiando un po’ il paradigma della promozione da Paese della grande bellezza meta di vacanze a Paese del sapere e della conoscenza”.

“La nostra è un’industria che spesso viene confusa con quella del turismo, ma in realtà se ne differenzia molto per l’impatto positivo che lascia sulle destinazioni in termini di legacy e di sostenibilità. Un’industria che ha inoltre ai vertici delle proprie aziende una donna su tre – conclude Ferrari -. E’ importante che il pubblico ed il privato continuino a lavorare assieme e che ci siano costanti investimenti in un settore così strategico per lo sviluppo delle destinazioni italiane”.

“La partecipazione dell’ Italia ad eventi aggregati non solo accresce la visibilità a livello internazionale – dichiara Sandro Pappalardo, consigliere cda Enit – ma stimola anche lo sviluppo economico e culturale del Paese. La diversità delle sue regioni, l’ampia gamma di strutture congressuali e l’eccezionale patrimonio storico-artistico creano un contesto ideale per ospitare congressi e conferenze di rilevanza mondiale. La partecipazione attiva dell’Italia a questi eventi consolida la sua posizione come destinazione turistica di eccellenza, attirando professionisti, esperti e decision maker provenienti da tutto il mondo”.

“Questo – continua Pappalardo – non solo favorisce lo scambio di conoscenze e best practices a livello internazionale, ma contribuisce anche alla crescita del settore turistico italiano. Inoltre, la presenza italiana in eventi di turismo congressuale offre un’opportunità unica per promuovere la collaborazione tra imprese, istituzioni e organizzazioni, creando sinergie che possono generare benefici a lungo termine. La condivisione di esperienze e progetti innovativi durante questi incontri favorisce lo sviluppo sostenibile del turismo, incoraggiando pratiche responsabili e consapevoli.”

“È fondamentale comprendere che la partecipazione italiana non riguarda solo l’aspetto economico, ma sottolinea anche l’importanza della cultura e della storia nel contesto globale. L’Italia, con la sua ricca eredità artistica e culturale, offre un ambiente unico per il networking e la collaborazione, incoraggiando la valorizzazione e la conservazione del patrimonio storico. La partecipazione della Penisola agli eventi aggregati di turismo congressuale è un investimento strategico che non solo promuove lo sviluppo economico, ma anche la condivisione di conoscenze, la collaborazione internazionale e la valorizzazione della cultura italiana. Questa presenza attiva contribuisce a posizionare l’Italia come una destinazione di riferimento nel panorama mondiale del turismo congressuale, generando impatti positivi a livello sociale, economico e culturale”.

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