giovedì 11 Aprile 2024
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L’economia circolare per i torrefattori: il progetto SISSI presentato a Trieste

Guaiana, project manager: "Pensiamo che esistano delle applicazioni anche per le torrefazioni. Stiamo puntando il dito e stiamo studiando un materiale che potrebbe dare delle soddisfazioni. Abbiamo pensato ad alcuni utilizzi di quello che è ora un rifiuto, tramite il biogas, la digestione, si può recuperarlo."

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MILANO – All’interno dell’ampia cornice di Triestespresso, Fiera di riferimento per il settore caffeicolo, riportiamo l’intervento di Marcello Guaiana, Project Manager for Circular Economy at Area Science Park SISSI – Strumenti Informativi a Supporto della Simbiosi Industriale. Interessante progetto con potenziali sviluppi nel mondo della torrefazione sempre più green.

SISSI: esempio pratico di economia circolare

“Ringrazio per l’opportunità di Ago Scienze Park di presentare il suo punto di vista. Siamo un centro di ricerca, che operiamo ormai da oltre 40 anni sulle colline di Trieste e non solo. Gestiamo due Campus, che raccolgono oltre 64 aziende, enti di ricerca e 2500 persone che lavorano ogni giorno. Siamo molto attivi anche nel campo del trasferimento tecnologico, delle presentazioni innovative e nuove ricerche.

Tra le più recenti, grazie a un grande programma pluriennale che si chiama Ago, sostenuto dal Ministero per lo sviluppo economico e del made in Italy e del Ministero della ricerca del merito, siamo riusciti a sperimentare sul terreno alcuni modelli e strumenti.

Sono responsabile dell’aria verde, ovvero di quella che si occupa di modelli e strumenti per favorire il processo culturale. Abbiamo iniziato circa due anni fa a studiare l’economia circolare e ci è sembrato interessante.

Ora è anche necessario: quello che sembrava un’opzione, oggi è diventato un bisogno di fronte alla carenza di prodotti e all’energia sempre più cara

L’economia circolare è un mondo vastissimo: la classica contrapposizione tra la logica dell’estrai-produci-getta in contrasto con quella del produci di meno- usi meno energia e getti il meno possibile, magari rimettendolo in circolo.

In questo ambito che può esser applicata su qualsiasi industria manifatturiera, abbiamo deciso di focalizzarci sulla simbiosi industriale. Mutuando un concetto naturale: almeno due soggetti si mettono insieme e ciò che per uno è uno scarto, per l’altro è un valore.

Abbiamo lavorato sui dati: la nostra Regione è ricchissima in questi termini. Serviva un po’ fare da collegamento tra di essi in modo intelligente.

Abbiamo creato uno strumento, SISSI, di supporto alle decisioni

Raccoglie i dati e con intelligenza capisce se effettivamente ci sono i quantitativi e il materiale necessario da scambiare e può creare un valore aggiunto, valuta se c’è un’economicità.

Questo è lo schema di lavoro: va bene raccogliere i dati secondari, ma siamo affamati soprattutto di quelli primari, che sono da richiedere per forza alle aziende. Abbiamo creato dei questionari e applicato SISSI nell’area metropolitana di Trieste. Realizzando uno schema d’approccio che ci ha dimostrato che il modello che stiamo seguendo di input-output (un what if: cosa succede se nel mio processo produttivo sviluppo il mio business as usual? Cosa invece se inserisco dei concetti di economia circolare, non movimentando quel materiale perché ha uno scarto a x chilometri?).

Con gli algoritmi abbiamo scoperto che ci sono delle convenienze. Stiamo cercando ora di sviluppare dei progetti operativi su alcuni settori.

Ecco perché siamo qui: grazie anche all’Associazione caffè Trieste, pensiamo che esistano delle applicazioni anche per le torrefazioni. Stiamo puntando il dito e stiamo studiando un materiale che potrebbe dare delle soddisfazioni. Abbiamo pensato ad alcuni utilizzi di quello che è ora un rifiuto, tramite il biogas, la digestione, si può recuperarlo.

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