venerdì 12 Aprile 2024
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8 marzo: ecco le storie delle donne del caffè e i loro numeri che non possono lasciare indifferenti

Il blog di 101 caffè sottolinea come da nord a sud del nostro Paese le donne della catena dei negozi del caffè ogni giorno aprono le saracinesche dei loro esercizi con un pensiero in testa ed uno nel cuore: raggiungere i propri obiettivi in termini non solo economici ma anche relazionali, di soddisfazioni e di crescita personale. Una crescita da condividere con i propri cari.

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MILANO – Sulle donne del caffè, quelle dalle quali tutto comincia, si sono scritte pagine di storie incredibili, sempre attuali, fatte di numeri che non ci lasciano indifferenti. In proposito abbiamo trovato un articolo interessante sul blog di 101Caffè. Secondo il quale circa il 25% delle aziende agricole è gestito da donne; fino al 70% della forza lavoro nelle aree di produzione è femminile; solo dal 5 al 10% di loro sono proprietarie o imprenditrici.
Queste donne costituiscono l’inizio della filiera del caffè, la realtà di una parte di mondo molto distante da noi, eppure così vicino nel nostro quotidiano.

I grandi nomi italiani del settore, come Illy, Vergnano, Lavazza ed altre, presenti sul mercato internazionale da decenni, ci forniscono le testimonianze di queste donne e da lungo tempo danno loro un fondamentale contributo, direttamente sul territorio, per rendere le loro condizioni di lavoro più sostenibili e, di conseguenza, per migliorare la qualità della vita delle società locali e le loro economie. La strada è lunga e piena di ostacoli, ma una buona parte è stata percorsa, con risultati che hanno fatto, e stanno facendo, la differenza.

Ogni tazzina racchiude e racconta il lavoro di moltissime donne

Gustare quel caffè, che costituisce un rito quotidiano più o meno consapevole, significa in qualche modo rispettare tutto il lavoro delle donne che vi hanno messo mano e tanta fatica.

A costo di essere controtendenza, oggi però vogliamo dare voce alle donne che stanno “al di qua del mare”, ossia a tutte coloro che entrano in gioco dopo che i tanto amati chicchi, una volta approdati alle torrefazioni italiane, giungono nei punti vendita, ultima destinazione prima di arrivare nelle nostre case.

L’articolo del blog di 101Caffè si riferisce idealmente alle 101 donne di 101Caffè che chiudono il cerchio della lunga filiera

Consegnando le varie miscele di caffè nelle mani del “Re” cliente che, consumando caffè in quantità variabile, genera il circolo virtuoso di un’economia senza tempo che nasce locale e diventa globale.

Anche su queste donne ci sono storie significative da raccontare: sono spesso storie di riscatto, storie di momenti giusti per dimostrare il proprio valore professionale, storie nate dalla necessità di avere un lavoro conciliabile con le sacrosante esigenze famigliari, storie iniziate in solitudine ed altre col sostegno di amici e parenti, storie di donne che amano il rischio e di altre che di rischio non ne vogliono sentir parlare.

Come la storia di Maria che potete leggere QUI.

Il blog di 101 caffè sottolinea come da nord a sud del nostro Paese le donne della catena dei negozi del caffè ogni giorno aprono le saracinesche dei loro esercizi con un pensiero in testa ed uno nel cuore: raggiungere i propri obiettivi in termini non solo economici ma anche relazionali, di soddisfazioni e di crescita personale. Una crescita da condividere con i propri cari.

Le affiliate – prosegue l’articolo sul blog di 101 caffè, hanno la fortuna di poter lavorare anche in periodi di lockdown, poiché i loro sono negozi di caffè e bevande per tutte le macchine e quindi appartenenti ai generi alimentari.

Ma come molte altre donne che lavorano, spesso si sono trovate a dover fronteggiare situazioni familiari difficili, con figli a casa da scuola, genitori anziani da curare ed altre incombenze legate al periodo.

La grande differenza è che loro non sono sole: avendo scelto la formula del franchising (molto femminile col suo insito concetto di “figli e figlie”) sanno di poter contare su una serie di facilitazioni, date dal quartier generale di 101Caffè (che non a caso è definito “casa madre”) sgravandole da una serie di incombenze professionali in modo che possano serenamente concentrarsi sulla vendita.

E la vendita, si sa, è donna, come ci dimostrano ogni giorno proprio loro: le 101 affiliate 101Caffè.

Conoscono il prodotto, e sanno raccontarlo.
Amano ciò che vendono, e vogliono condividerne il gusto e la qualità.
Credono nel marchio, e ne raccontano i valori facendoli propri.
Sanno che i clienti vanno “coccolati” tutto l’anno, non solo quando vogliono comprare, e da questo ne ottengono la miglior fidelizzazione.
Sono ottime padrone di casa, ed accolgono i clienti in negozio come se fossero amici venuti per cena (e spesso lo diventano).
Propongono le novità con trasparenza e naturalezza, perché sono loro le prime ad esserne affascinate.
Sanno cosa vuol dire offrire una bevanda particolare ad amici ed amiche, lasciarle stupefatte, ricevere apprezzamenti sinceri.

Ed è con questo spirito che ogni giorno propongono alla clientela chicchi e chicche, accessori ecologici, biscotti bio e tanto golosi, zuccheri colorati, tisane “dei buoni pensieri”, creme al pistacchio e cioccolate rosa.

Il rosa

Questo colore che per la festa della donna ci ricorda concetti e sentimenti profondamente legati al femminile: dolcezza, rispetto, amore, generosità, bellezza, calma, energia, delicatezza e forza insieme, come una rosa che ha petali morbidi e profumati e spine acuminate e robuste, senza le quali una rosa non sarebbe autentica.

Il rosa è il colore col quale abbiamo colorato gli auguri di 101CAFFE’ a tutte le donne, brindando con una tazzina di “Torta panna e fragola” in capsula (veloce ma ricca di gusto, deliziosa e bellissima) o con una grande tazza di Petalosa, una tisana che fa rima con “gustosa” ma anche con “spiritosa”.

Ma gli stereotipi non ci piacciono, prosegue l’articolo sul blog di 101 Caffè

Non crediamo nella visione della vita a senso unico, che ci mostra la donna “multitasking” come donna realizzata e quella “monotasking” come donna insoddisfatta.

Crediamo nella libertà di scelta ed il nostro augurio a tutte le donne è quello di poter scegliere cosa fare, e cosa non fare, durante la propria vita.

Secondo 101Caffè aprire un negozio della catena è un’opportunità per mettersi in proprio anche per donne che, a causa dell’emergenza Covid, hanno perso il lavoro o rischiano di perderlo nei prossimi mesi.

Certo, ci vuole una dose di coraggio e di intraprendenza, ma anche questa è femminile, così come lo è lo spirito che anima le donne della Casa Madre 101Caffè quando prendono per mano le nuove entrate, accompagnandole nella loro nuova dimensione professionale tra formazione on line (dove è come essere li), training operativi con le nostre magnifiche allenatrici, telefonate serali, messaggi con finale a forma di cuore…

Dietro ai tavoli ed ai computer degli uffici, il 70% dei volti e delle voci sono di donne: una scelta consapevole del fondatore di 101Caffè, Umberto Gonnella, che crede nella forza e nella capacità delle donne, talvolta più di loro stesse…

Perché 101Caffè ha un sogno che è quello di riunire le donne del caffè di tutta la filiera; forse un sogno da realizzare on line, in attesa che la pandemia sia solo un brutto ricordo?

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