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Iri, largo consumo: vendite a valore +5,8% a volume +5% per il ’20, caffè compreso

Gli ultimi aggiornamenti delle previsioni macroeconomiche dipingono uno scenario di forte arretramento della produzione di reddito per l’anno corrente, dovuto prevalentemente dalla caduta epocale dei livelli di attività economica registrati nel primo semestre di quest’anno

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MILANO – IRI, leader mondiale nelle informazioni di mercato per il largo consumo, il Retail e lo Shopper, ha elaborato le previsioni sull’andamento dei mercati del largo consumo confezionato per la chiusura dell’anno in corso e per il 2021. Nella credenza che l’esercizio previsionale sia uno strumento indispensabile per gli operatori del largo consumo. Per questo motivo è stato pubblicato il nuovo rapporto profilando uno scenario prospettico guidato da ipotesi «ragionate» ricavate da un punto di osservazione privilegiato, facendo affidamento sulle opinioni prevalenti fra gli esperti macroeconomici, i principali Istituti di studi sanitari, imprese e consumatori.

Largo consumo: evoluzione endemica della pandemia

Le previsioni si basano su assunzioni dell’andamento atteso dei fattori che influenzano le vendite. Il principale è ovviamente quello sullo sviluppo del fenomeno epidemico. Sulla base delle opinioni degli esperti e delle analisi dei dati pubblicati dall’Istituto superiore della sanità, ipotizziamo un avanzamento dei contagi con una curva magari oscillante ma più lunga rispetto a marzo/aprile 2020, con ripiegamento a partire dall’aprile/maggio 2021, dove poniamo l’inizio della disponibilità del vaccino e la messa a punto di protocolli di cura specifici.

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In questo lasso di tempo (autunno-inverno) il tasso di ospedalizzazione resterà sensibilmente più basso rispetto alla fase acuta (6/10% vs 31% medio di aprile 20). Questo elemento è fondamentale per la nostra previsione perché è alla base dell’ipotesi che il sistema sanitario non arrivi ad una situazione di collasso, portando le autorità
a dichiarare un nuovo periodo di lockdown generale con il rischio di far piombare l’economia in una fase di profonda depressione.

Ciclo Economico

Gli ultimi aggiornamenti delle previsioni macroeconomiche dipingono uno scenario di forte arretramento della produzione di reddito per l’anno corrente, dovuto prevalentemente dalla caduta epocale dei livelli di attività economica registrati nel primo semestre di quest’anno. Le anticipazioni per il terzo trimestre indicano un’inversione congiunturale (cioè rispetto alla prima metà del 2020) che scongiura i timori che il sistema economico possa entrare in una fase di depressione.

Per il 2021 i principali istituti prospettano un recupero degli indicatori macroeconomici, ma non sufficiente a colmare le perdite contabilizzate quest’anno. In questo scenario il dispiegamento delle risorse messe a disposizione dalle autorità europee e la messa in pratica delle misure contenute nella manovra delineata dal governo sono le condizioni indispensabili che guidano il profilo atteso.

Prezzi e promozioni sul largo consumo

Nel III trimestre del 2020 le promozioni di prezzo si sono riallineate ai livelli del 2019. Si è imposta un’evoluzione sostanzialmente in linea nell’orizzonte previsionale, perché la domanda ancora in tensione non dovrebbe stimolare un impiego ancora più massiccio della leva. I prezzi sono, in media, sostanzialmente fermi. Per il 2021 si è tracciata un’evoluzione piatta considerando sia l’assenza di particolari fattori inflazionistici
macroeconomici sia la forte competizione all’interno della filiera.

Migrazione dei pasti fuori casa in casa. Questo fenomeno iniziato con il lockdown continuerà ad incidere – anche se in misura minore rispetto al periodo del lockdown- sulle vendite alimentari retail fino a maggio per poi decrescere ma senza rientrare completamente. Lo smart working è un elemento che contribuirà ancora a sostenere questa parte di domanda Lcc nel retail, anche dopo la auspicabile risoluzione della pandemia. Ci si attende perciò un parziale affievolimento del fenomeno dopo maggio 2021.

Tenendo conto dei fattori sopra elencati, le previsioni di IRI indicano che le vendite a valore per la chiusura 2020 saranno nettamente positive, attestandosi ad un +5,8%.  L’andamento dei volumi si prevede raggiunga un +5%.

Fonte: IRI Liquid Data Total Store View.:Totale Largo Consumo Confezionato. Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio-Piccolo, Specialisti Casa e Persona, Discount. (*) Vendite in valore a prezzi costanti calcolati a livello di categoria ECR. (**) Indice di prezzo base 2019 calcolato a livello di categoria ECR. Previsioni IRI aggiornate in Ottobre 2020

Per quanto concerne il 2021 gli andamenti saranno invece in flessione

Il prossimo anno infatti sarà condizionato dal “rimbalzo” del primo semestre sul periodo più difficile della pandemia del 2020, dove le crescite del mercato erano state eccezionalmente alte. La chiusura attesa del comparto nel 2021, a valore e volume, è del -1,9%.

Largo consumo confezionato (Variazioni % vs anno precedente)

Fonte: IRI Liquid Data® Total Store View.:Totale Largo Consumo Confezionato. Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio-Piccolo, Specialisti Casa e Persona, Discount. (*) Vendite in valore a prezzi costanti calcolati a livello di categoria ECR. (**) Indice di
prezzo base 2019 calcolato a livello di categoria ECR. Previsioni IRI aggiornate in Ottobre 2020

Il rimbalzo negativo della spesa atteso per il 2021 coinvolgerà soprattutto le categorie del fresco confezionato e i reparti chimici

Anche per le bevande si prevede un ripiegamento delle vendite in valore, ma i ricavi resteranno al di sopra dei livelli del periodo pre-Covid (2019). Il calo dei volumi sarà più accentuato per i comparti Casa e Persona a causa del rientro della extra-domanda dei prodotti “Be Safe” (come gli igienizzanti) nel secondo semestre del 2021.

Una nota finale deve sicuramente essere attribuita al canale che maggiormente ha acquisito importanza nel corso del 2020 e che rimarrà un punto di riferimento fondamentale per il consumatore anche in futuro: l’e-commerce. Le previsioni di IRI indicano una crescita a valore del 111% per quest’anno e dell’80% per il 2021.

Note:

Questo documento illustra le previsioni delle vendite al dettaglio dei prodotti confezionati di largo consumo (Lcc) per il 2020 ed il 2021 guidate dallo scenario macroeconomico, dalle proiezioni dei driver di filiera e da ipotesi sull’andamento dei fattori collegati alla pandemia Covid-19.

Il perimetro distributivo racchiude ipermercati, supermercati, libero servizio piccolo, Specialisti casa-persona e discount. Sono state utilizzate banche dati di retail tracking IRI organizzate secondo la classificazione merceologica Ecr, con dati storici fino alla settimana terminante il 27 Settembre 2020.

Le previsioni sono ottenute attraverso metodi econometrici di regressione dinamica.
I driver di filiera sono stati proiettati con tecniche statistiche: le proiezioni sono state poi affinate con ipotesi sull’impiego delle leve in uscita dalla fase acuta dell’emergenza Coronavirus. L’evoluzione delle variabili climatiche è stata tracciata sull’orizzonte previsionale nella norma dell’anno precedente.

Chi è IRI

IRI è leader mondiale nella gestione di big data, soluzioni analitiche predittive e generazione di insight con l’obiettivo di supportare la crescita delle aziende del largo consumo, retail e media. Facendo leva sul più grande patrimonio di informazioni su acquisti, investimenti sul punto vendita, media, shopper loyalty e comportamento dei consumatori, il tutto integrato in piattaforme tecnologiche on demand, IRI guida oltre 5.000 Clienti nel mondo nella ricerca continua di eccellenza, nello sviluppo della
quota di mercato, nello stabilire un legame con i propri consumatori, con l’unico obiettivo di far crescere il loro business. Visita il sito www.iriworldwide.com per saperne di più.

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