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giovedì 12 Dicembre 2024
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We Roast, la prima torrefazione nel metaverso progettata da un quindicenne

Lo studente: “Quello che voglio fare, attraverso il mio progetto, è portare innovazione al business di famiglia, creando e diffondendo conoscenza a favore della mia stessa generazione, quella che fruirà maggiormente del metaverso nel prossimo futuro”

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LONDRA – Si chiama We Roast in the Metaverse ed è la prima torrefazione totalmente concepita per il metaverso. L’idea è di Federico Buompane, 15 anni, ed è il progetto conclusivo di una work experience assegnatagli dalla sua scuola, il St Gabriel’s College di Londra, città dove vive da circa cinque anni insieme alla sua famiglia trasferitasi da Latina (Italia).

A differenza di tanti simili progetti ideati solamente perché richiesti nel processo scuola-lavoro, questo è stato realmente realizzato dato che è già nella fase di crowdfunding.

We Roast, infatti, esiste già nella realtà, o meglio nel mondo off-line come viene ormai definito, ma grazie al valore aggiunto che porterà il giovane Federico, la torrefazione che opera nel cuore della capitale inglese si catapulterà nel mondo online in maniera totalmente innovativa e, soprattutto, unica, dato che sarà la prima azienda di questo ambito ad aprire nel metaverso.

Il caffè nel metaverso

“La scelta della torrefazione nasce dalla connessione con la mia famiglia – racconta lo studente – la quale da decenni è impegnata nella produzione e commercializzazione del caffè, partendo dall’Italia e approdando nel Regno Unito, in particolar modo Londra, dove opera da cinque anni attraverso una serie di caffetterie a gestione diretta, distribuzione verso altre attività e gestendo la più grande torrefazione attualmente esistente nella zona centrale di Londra.”

Federico Buompane continua: “Quello che voglio fare, attraverso il mio progetto, è portare innovazione al business di famiglia, creando e diffondendo conoscenza a favore della mia stessa generazione, quella che fruirà maggiormente del metaverso nel prossimo futuro”.

Ad affiancare Federico Buompane è la Spatial Port, società hi-tech di San Francisco, che sta mettendo a disposizione del giovane studente il suo know-how nel campo del metaverso realizzando uno store virtuale a tutti gli effetti che andrà oltre il classico concetto dell’ecommerce.

Metaverso e ecommerce

Federico Buompane aggiunge: “Quello che voglio portare come valore aggiunto in We Roast si basa su due colonne portanti: tecnologia e sostenibilità. Il metaverso è una rete interconnessa di mondi virtuali 3D che alla fine funzionerà da porta di accesso per quasi tutte le nostre esperienze online, di qualsiasi genere, annullando del tutto il sottile confine tra mondo virtuale e fisico.”

Buompane continua: “Attraverso una dedicata blockchain potrà essere monitorato l’intero processo produttivo, a partire dalla semina, passando alla raccolta, trasporto, produzione e acquisto finale. Inoltre si punterà tantissimo sulla divulgazione attraverso il gaming, l’attività indubbiamente più familiare alla mia generazione. Il gaming attraverso i visori VR  aiuterà i ragazzi ad accrescere in loro la cultura di tutta la filiera del caffè.”

“Infine la sostenibilità: il caffè è la bevanda più bevuta al mondo ma contribuisce purtroppo anche ai cambiamenti climatici a causa di una produzione, da parte di alcuni, per nulla sostenibile. La mia generazione ha quindi il dovere di informarsi sul mondo che l’attende e di mettere in atto qualsiasi azione necessaria per migliorarlo. ”

Buompane conclude: “E questo passerà anche dal richiedere che l’espresso che un giorno berranno a casa o in ufficio, venga realizzato in maniera sostenibile e rispettosa. Solo la tecnologia, e il metaverso, potranno permettere di ottenere queste certezze”.

We Roast in the Metaverse è già nella fase avanzata attraverso un’attività di crowdfunding che sta permettendo allo stesso di essere finanziato e realizzato in tempi brevi, grazie anche al benestare ricevuto da due importanti  figure del settore: Genevieve Leveille, ceo fondatrice di Agriledgere azienda leader a livello internazionale nell’applicare la tecnologia della blockchain all’agricoltura, e Joseph De Villiers ceo di World Coffee Alliance, una rete mondiale di professionisti e consulenti specializzati nel mondo del caffè.

Qui tutti i dettagli del progetto.

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