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LA GUERRA DEL TE’ – E’ scoppiata a colpi di carte bollate nella Chinatown di Prato

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Una società con sede a Prato ha l’esclusiva sulla distribuzione di una popolare bevanda e diffida tutti gli altri dal rivolgersi a canali non ufficiali

PRATO – C’è una guerra per il tè (FOTO), silenziosa e insospettabile, che passa dagli uffici legali di Prato, rimbalza attraverso le inserzioni a pagamento sui quotidiani nazionali e arriva ai piedi della Grande Muraglia. Si chiama “Jia Duo Bao” e, per chi non lo sapesse, si tratta di una bibita analcolica dolce aromatizzata alle erbe, contenuta in una lattina rossa, molto gettonata tra i consumatori cinesi sia di Prato che di Cina.

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Cosa c’entra però Prato? In via Traversa di Maiano opera un’azienda cinese, “Aquarius srl”, che il 13 dicembre scorso ha stipulato un contratto con la società cinese “Jdb Hangzhou Limited” per la distribuzione in esclusiva delle bevande con il marchio “Jia Duo Bao”. Fin qui, nessun problema.

Sulla carta, il contratto di agente in esclusiva interessa l’Italia, la Spagna e la Grecia. Non sono però rose e fiori perché nella pratica, succede che tanti negozi e grossisti (anche a Prato) che commercializzano questa bevanda utilizzino altri canali non ufficiali. Ecco così che la “Aquarius” di Prato si è rivolta allo studio legale “Mori e Associati” di Prato, con cui collabora l’avvocato Luna Chen per tutelarsi dal punto di vista legale.

In pratica, con un’inserzione a pagamento sul quotidiano “La Repubblica” uscito qualche giorno fa, viene diffidato chiunque distribuisca o venda bevande con il marchio “Jia Duo Bao” senza l’autorizzazione della ditta sino-pratese “Aquarius”. La posta in gioco è alta: basti pensare che la bibita contesa è stata sponsor dell’edizione “The Voice of China 2013”, per la quale ha sborsato la bellezza di 41 milioni di dollari.

«Temendo una violazione del diritto di esclusiva l’azienda ha deciso di tutelarsi in modo preventivo dal punto di vista legale», fa sapere l’avvocato Chen che ha seguito l’azienda di via Traversa di Maiano amministrata dal legale rappresentante Yin Zuohang.

Insomma, commerciante avvisato mezzo salvato. Anche perché in questa guerra a suon di marchi in esclusiva, qualcuno potrebbe farsi male mentre sono milioni i cinesi di tutto il mondo che sorseggiano la bevanda alle erbe, in Italia distribuita da una ditta cinese di Prato. Che in sede legale potrebbe far rivalere i suoi diritti: i trasgressori del diritto di esclusiva della società “Aquarius”, distribuendo bevande con il marchio “Jia Duo Bao”, saranno infatti perseguiti a termine di legge, con conseguente richiesta di risarcimento dei danni. Nei prossimi giorni il tam-tam sui media andrà avanti: dopo l’inserzione su “La Repubblica”, stavolta l’azienda di Prato si rivolgerà ai giornali cinesi.

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