giovedì 11 Aprile 2024
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Julius Meinl con il progetto inclusivo del Sanga-Bar: «Siamo di-versi perché siamo poesia»

L'obiettivo che si è posto sin da subito il progetto, è stato quello di creare il più possibile delle imprese formative. Attraverso l'attivazione di piani formativi per i ragazzi all'interno di un ambiente reale di lavoro. Per diventare nella pratica, un trampolino di lancio e aiutare a trovare sbocchi occupazionali

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THIENE (Vicenza) – In un momento in cui le distanze sembrano scoraggiare la condivisione, la presentazione del progetto inclusivo e di formazione all’interno del Sanga-Bar, è stato un segnale importante di speranza. Non esiste pandemia che possa fermare iniziative di dialogo, apertura e condivisione. Ne è la prova la sala che ha ospitato i presenti (opportunamente distanziati e con le mascherine a coprire i volti, ma non i sorrisi) e, soprattutto, l’idea di mandare in diretta la conferenza. I partecipanti su Instagram hanno riempito virtualmente gli spazi vuoti e hanno così potuto partecipare all’evento di inaugurazione.

Presenti fisicamente lo scrittore Guido Marangoni, la penna che ha tracciato la frase sulla tazzina Julius Meinl dedicata all’occasione; Bianca Gumiero (I Bambini delle fate), Orazio Zenorini (Presidente Ficiap), Padre Antonio Lucente (presidente Fondazione Engim), Andreea Postolache (responsabile marketing Julius Meinl) e Marta Rigo (Responsabile inclusione Engim Veneto).

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Sanga-Bar, un progetto di comunità sostenuto da Julius Meinl

Apre così al pubblico il Sanga-Bar, il bistrot dell’inclusione in cui cappuccini, torte e biscotti sono preparati e serviti dai ragazzi con disabilità cognitive inseriti nel progetto “Abilmente: un ponte tra scuola e lavoro per la disabilità” di Engim Thiene.

È così che in tempi di chiusure e paure, Engim decide di ripartire con coraggio e audacia prendendo la gestione diretta del bar presso il Patronato San Gaetano di Thiene (VI) con l’obiettivo di offrire opportunità di formazione sul campo ai ragazzi con disabilità e disturbi del neuro-sviluppo in attesa di occupazione.

«L’idea di fare formazione attraverso luoghi di lavoro reali, con particolare attenzione alla cura della persona e alla formazione – spiega padre Antonio Lucente, presidente di Fondazione Engim – è una sfida che Engim vuole intraprendere come risposta alla crisi che stiamo vivendo, determinata anche dalla situazione di emergenza sanitaria Covid-19. Attraverso la neonata start-up sociale “Engim Impresa Formativa” daremo vita sul territorio nazionale a veri e propri spazi di formazione e lavoro come il Sanga-Bar, aperti al pubblico per creare relazioni e scambio con le comunità locali».

Sono stati fondamentali il supporto e la sinergia con la torrefazione Julius Meinl e “I bambini delle Fate”

Sia per supportare la sostenibilità economica dell’avvio del progetto, sia attraverso la competenza ed il know-how nel settore caffè: la partnership con Julius Meinl, azienda leader del settore del caffè torrefatto, ha permesso di individuare le modalità adatte per riuscire a conciliare l’accessibilità degli strumenti in modo da renderli fruibili per ragazzi con disabilità, senza trascurare la qualità del prodotto e offrire ai clienti la migliore esperienza possibile.

Al Sanga-Bar, oltre a vedere all’opera i ragazzi dietro al bancone e in servizio tra i tavoli, sarà possibile acquistare uno speciale kit composto da tazzina, piattino e una confezione da 250 grammi di caffè macinato Giubileo 100% Arabica Julius Meinl: sul piattino disegnato dai ragazzi del progetto “Abilmente” è riportata la frase “Siamo fatti di-versi perché siamo poesia” donata da Guido Marangoni (autore del libro “Anna che sorride alla pioggia”) al progetto.

“La frase scelta rappresenta perfettamente l’impegno dell’azienda affinché il valore ed il potere delle parole aiuti a rinsaldare i legami e a migliorare il mondo che ci circonda – spiega Andreea Postolache, marketing manager di Julius Meinl. È il progetto più bello che ho mai seguito da quando lavoro in azienda e in generale nel marketing. C’è molto cuore ed è meraviglioso vedere come questi ragazzi si impegnano e quanto si può fare con un piccolo gesto che parte da un buon caffè”.

Il ricavato servirà interamente a sostenere i progetti de I Bambini delle Fate, in particolare il Sanga-Bar.

Il Sanga-Bar diventa l’ultimo tassello del progetto “Officina del buono”

Laboratorio produttivo inaugurato solo un anno fa – in sinergia con molte aziende del territorio e con l’impresa sociale “I bambini delle fate” – che ha come obiettivo la realizzazione di prodotti da forno dolci e salati destinati proprio al bistrot. «È attraverso l’Officina del buono e il Sanga-Bar – aggiunge Marta Rigo, referente Inclusione e Bisogni Educativi Speciali di Engim Veneto – che il progetto Abilmente diventa concretamente uno spazio di inclusione e di crescita, di formazione e lavoro pensato per accompagnare i giovani con disabilità nel delicato momento di passaggio tra scuola e lavoro».

“Abilmente” offre formazione a una trentina di giovani con disabilità cognitiva che, attraverso i vari laboratori, acquisiscono competenze utili all’autonomia lavorativa e personale. Il progetto nasce dall’esperienza decennale di Engim nella formazione e lavoro e dalla consapevolezza che tempi complessi richiedono strumenti nuovi e flessibili per poter rendere più efficace e innovativa la formazione, in particolare delle persone con maggiori fragilità.

L’obiettivo che si è posto sin da subito il progetto, è stato quello di creare il più possibile delle imprese formative. Attraverso l’attivazione di piani formativi per i ragazzi all’interno di un ambiente reale di lavoro. Per diventare nella pratica, un trampolino di lancio e aiutare a trovare sbocchi occupazionali.

Un ponte tra scuola e lavoro per coprire quel periodo di transizione che solitamente i ragazzi trascorrono soli dal momento formativo a quello professionale.

Guido Marangoni, l’autore chiude con la poesia e un senso profondo:

Sua è la frase “Siam fatti di-versi perché siamo poesia” stampata sulla tazzina in collaborazione con Julius Meinl. Guido Marangoni: “Ho scoperto condividendo questa storia, che la disabilità è una dinamica che coinvolge ciascuno di noi. Quello che ha cambiato tutto, è l’incontro. Questa è una meravigliosa occasione dove questo può avvenire: così si arriva alla non esclusione. Ognuno di noi è diverso. Ma dietro la diversità si nasconde una persona. Questo è un invito a restituire alla diversità la potenza generativa che ha in sé. Perché la diversità è unicità.”

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